OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
ASCOLI - Il campo giochi della Quintana, lo Squarcia, è in grave stato di degrado. Ad essere in evidente precarietà sono i diversi punti delle struttura, come gran parte delle mura, a partire da quelle di ingresso.
E poi la biglietteria, i cancelli, i marciapiedi, il manto stradale su via Pascoli, l’illuminazione di sicurezza.
Le promesse
L’Arengo aveva già messo in evidenza tempo fa alcuni necessari interventi ma poi non aveva fatto seguito.
Le scritte
Scritte effettuate con la bomboletta spray campeggiano ovunque, rendendo l’aspetto dello Squarcia dall’esterno ancora più triste e abbandonato. L’impianto di Porta Maggiore, in passato già sede di lavori di riqualificazione, era stato individuato più recentemente dall’Arengo quale bisognoso di un intervento complessivo dal costo di 600mila euro, comprendente l’ installazione di nuove balaustre, di staccionate in legno, di gradoni della tribuna sino alla creazione di un’area per le postazioni tv e per spettatori disabili. In attesa che ciò avvenga, l’immagine esterna del campo giochi appare più che mai sconfortante, soprattutto dopo gli episodi messi in atto dagli scatenati imbrattatori.
La storia
Lo Squarcia, situato a pochi metri dalla chiesa di San Vittore e prospiciente al Forte Malatesta, fu il primo stadio ad essere costruito ad Ascoli, nel 1925, per accogliere le partite della società calcistica dell’epoca denominata “Unione Sportiva Ascolana”. La struttura, progettata dagli ingegneri Arturo Paoletti e Giuseppe Viccei e inaugurata nel 1926, dal 1955 ospita il torneo cavalleresco della Quintana ed è da un decennio che non apre più le sue porte alle partite di calcio dilettantistico. Lo stadio, inaugurato come “Comunale dei Giardini”, solo successivamente fu intitolato all’ascolano Ferruccio Corradino Squarcia.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico