Cittadella universitaria, al vaglio il progetto e cantiere entro il 2023. L’intervento riguarda pure ex Maternità ed ex Malattie infettive

Il polo universitario di Sant'Angelo magno
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ASCOLI - Con l’affidamento dell’incarico per la verifica e la validazione progettuale, l’Arengo viaggia ora verso la procedura di gara per l’appalto dei lavori mirati a riqualificare il complesso Sant’Angelo magno, tra ex Maternità, ala nord ed ex palazzina Malattie infettive, da destinare a studentato, il primo immobile, e polo scientifico tecnologico e culturale gli altri due. 

 

La società che si è aggiudicata l’incarico di supportare gli uffici tecnici comunali, dovrà verificare gli elaborati progettuali definitivi ed esecutivi relativi agli immobili in questione, nella zona universitaria. Per poi procedere, entro l’anno, ad avviare la procedura di appalto dei lavori per il potenziamento della cittadella universitaria nella zona dell’ex Mazzoni.

Un’opera che si sbloccherà grazie a vari finanziamenti intercettati dal Comune. Nello specifico, dopo aver ottenuto un milione di euro, a dicembre 2020, per la progettazione dell’intervento attraverso il bando “Italia city branding”, grazie a un altro bando l’ente è riuscito ad ottenere per l’ala nord e la palazzina ex Malattie infettive, un finanziamento di oltre 16 milioni su un investimento previsto di circa 17 milioni.

Poi, coinvolgendo Erap (ente per la residenza pubblica) ed Erdis (ente per i servizi agli studenti) ha presentato anche la richiesta, attraverso un altro bando, per un finanziamento di 9 milioni di euro per lo studentato all’ex Maternità L’opera prevede due blocchi di intervento: uno che raggrupperà l’ala nord di Sant’Angelo magno e l’edificio ex Malattie infettive e l’altro che riguarderà l’ex Maternità, considerando che nell’esecuzione delle opere si dovrà anche prevedere l’adeguamento sismico degli edifici. I lavori prevedono il recupero e la rifunzionalizzazione dell’ala nord e di ex Malattie infettive, dove si realizzeranno nuove aule e laboratori per l’Università, servizi, alloggi per i professori e altri spazi per il Polo tecnologico, (oltre alla sede del sestiere della Piazzarola e locali parrocchiali) e quelli all’ex Maternità dove si realizzerà una residenza universitaria. 

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Corriere Adriatico