Condanna per la morte di Albertini, due ricorsi in Cassazione. Impugnata la sentenza di Perugia sul ricalcolo della pena

Il luogo dell'aggressione che costò la vita a un ex commerciante
ASCOLI - Ci sarà un altro grado di giudizio, il quinto dall’inizio del procedimento penale, nell’ambito del processo per la morte dell’ex commerciante...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ASCOLI - Ci sarà un altro grado di giudizio, il quinto dall’inizio del procedimento penale, nell’ambito del processo per la morte dell’ex commerciante Giovanni Albertini. I difensori di Giorgio Giobbi, gli avvocati Federico Cecconi di Milano e Sergio Liberati di Ascoli, hanno presentato due nuovi ricorsi in Cassazione per impugnare la sentenza della Corte d’Assise d’appello di Perugia

LEGGI ANCHE

Scontro ad un incrocio sulla Salaria, un uomo di 60 anni ricoverato in codice rosso all'ospedale di Ascoli

Taglia la legna, ma la motosega gli sfugge e resta ferito ad una gamba. Un 58enne trasferito a Torrette

 

che ha effettuato il ricalcolo della pena del loro assistito infliggendo 8 anni, 4 mesi e 20 giorni di carcere. Per i due avvocati, i giudici umbri, nell’eseguire il ricalcolo, non hanno eseguito una riduzione proporzionale della pena base ma solamente per le aggravanti rimanenti.

Le motivazioni
I difensori hanno evidenziato la «contraddittorietà e l’illogicità della motivazione sulla mancata rideterminazione della pena base». L’avvocato Liberati, inoltre, nel proprio ricorso evidenzia come ciò sia stato un diversificato trattamento sanzionatorio tra il proprio assistito e l’altro coimputato Danilo Damiano Chirico a cui è stata confermata la condanna a 12 anni di carcere per omicidio preterintenzionale. Nel processo di primo grado Chirico era stato condannato a 12 anni e Giobbi a 2 dopo che il reato ipotizzato era stato derubricato a lesioni gravi.

La sentenza, però, venne riformata in Appello e i giudici di Ancona, oltre che confermare la pena a Chirico, avevano riconosciuto colpevole del reato di omicidio preterintenzionale anche Giobbi infliggendogli 11 anni e 8 mesi. La Cassazione dispose il ricalcolo della pena per quest’ultimo accogliendo in parte il ricorso dei suoi avvocati. Da qui il rinvio alla Corte d’assise d’appello di Perugia e la sentenza verso cui, ora, è stato presentato un ulteriore ricorso davanti alla Suprema corte. Giovanni Albertini morì nel febbraio del 2016 dopo una violenta lite in un bar di piazza del Popolo. L’autopsia chiarì che il decesso era avvenuto a seguito della rottura della milza.

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico