Centro per l’impiego, i locali sono imbottiti di amianto. Scatta la messa in sicurezza

Il centro per l'impiego di Ascoli Piceno
ASCOLI - È partita l’operazione di messa in sicurezza definitiva, con rimozione dell’amianto presente nella pavimentazione, dell’edificio che ospita il...

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ASCOLI - È partita l’operazione di messa in sicurezza definitiva, con rimozione dell’amianto presente nella pavimentazione, dell’edificio che ospita il Centro per l’impiego, in via Kennedy. La Provincia, infatti, in quanto ente proprietario e sulla scorta di una serie di passaggi procedurali, sopralluoghi e riscontri, ha deciso di sbloccare subito i lavori necessari a rendere nuovamente fruibile in piena sicurezza la struttura.

 

Per questo motivo, l’amministrazione provinciale, attraverso i propri tecnici, ha avviato già da gennaio tutte le procedure ed è arrivata a questo punto all’affidamento dei lavori ad un’impresa specializzata, affiancando anche un incarico ad un’altra ditta per nuove indagini da effettuare contestualmente all’esecuzione degli interventi per la rimozione del materiale ritenuto nocivo. Per tutta l’operazione, è stata prevista una somma pari a circa 245mila euro, di cui circa 73mila a carico della Regione e la rimanenza che peserà sul bilancio provinciale. L’intervento vero e proprio di rimozione, dopo il ribasso d’asta, costerà circa 150mila euro. 

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Tempi e logistica 
Tutto l’intervento richiederà una conclusione in tempi rapidi sia per consentire agli uffici che si trovano nella struttura di riprendere a funzionare regolarmente e con tutti i dipendenti in presenza, sia per permettere anche il successivo possibile trasferimento nella struttura degli altri uffici provinciali che dovrebbero trasferirsi dalla palazzina in zona Pennile di sotto per lasciare spazio alla nuova Facoltà di Agraria in arrivo ad Ascoli. L’obiettivo sarà quello di eliminare, con lo smaltimento di tutti i materiali nocivi anche sulla base dei contestuali rilievi, ogni possibile rischio legato alla presenza di amianto sotto le pavimentazioni, considerando che la questione era già affiorata nel 2018, con i primi risultati di analisi effettuate in loco. 


Le ordinanze 


A seguito di verifiche effettuate dal Dipartimento di prevenzione dell’Asur Area vasta 5, con successiva comunicazione dell’esito delle analisi del materiale sospetto rinvenuto, l’Arengo aveva disposto, nell’ottobre del 2018, una prima ordinanza con la quale veniva intimato «di provvedere alla bonifica dei materiali contenenti amianto nei locali dell’immobile di via Kennedy utilizzati per gli uffici del Centro per l’impiego e per la formazione professionale oltre agli uffici decentrati della Regione». Ordinanza poi reiterata nel gennaio scorso dal sindaco marco Fioravanti, su sollecitazione dell’Asur, proprio alla luce della necessità di completare la rimozione dell’amianto nelle parti in cui è ancora presente.

 

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Corriere Adriatico