OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
ASCOLI - Cento persone in più al servizio della città. Sono già una sessantina, infatti, ma saranno integrati a breve da altri 40, i percettori di reddito di cittadinanza chiamati dall’Arengo insieme agli enti del terzo settore a svolgere attività utili alla comunità. Si tratta di un risultato raggiunto finora decisamente importante, specie considerando che proprio il Comune di Ascoli è stato tra i primi a partire con i cosiddetti Puc, ovvero i progetti utili alla comunità, e che l’ente, in sinergia con l’Ambito sociale, ha messo in cantiere e attivato un numero di progetti decisamente superiore, in rapporto alla popolazione, a moltissime altre città italiane.
Ma la linea tracciata dal sindaco Fioravanti e l’assessore alle politiche sociali Brugni, imperniata sull’utilizzo dei beneficiari del reddito di cittadinanza al servizio della città e delle sue realtà, prosegue ora lasciando aperte le porte, attraverso l’avviso destinato a istituzioni, associazioni, enti e altri soggetti (quali ad esempio gli istituti scolastici comprensivi statali, la Regione Marche, la Provincia, la Prefettura, l’Asur, l’Erap e così via), alla presentazione di altri progetti e, quindi, al coinvolgimento di altri beneficiari del sostegno economico in questione.
«Come Amministrazione comunale – spiega l’assessore comunale alle politiche sociali Massimiliano Brugni – insieme agli enti del Terzo settore abbiamo già attivato progetti con il coinvolgimento di una sessantina di beneficiari del reddito di cittadinanza, ma sono in arrivo altri progetti per ulteriori 40 persone che percepiscono il sostegno economico».
«Abbiamo già attivato questi progetti sia per poter incrementare le attività utili al servizio della comunità, – aggiunge l’assessore – ma anche per restituire dignità a queste persone che, comunque, percepiscono un sostegno dallo Stato.
Come detto, resta aperto l’avviso agli enti del terzo settore, alle associazioni e agli enti pubblici per presentare ulteriori progetti finalizzati all’utilizzo di beneficiari del reddito di cittadinanza, sul territorio ascolano, per attività utili alla comunità. Progetti che possono imperniarsi su attività, tra le tante possibili, quali il supporto nell’organizzazione e gestione di manifestazioni ed eventi, il supporto nelle biblioteche o nelle strutture museali, l’attività domiciliare di supporto alle persone anziane anche per la spesa e la consegna di medicinali, le attività di controllo all’uscita delle scuole, accompagnamento sullo scuolabus degli alunni o a piedi, il supporto per il doposcuola o corsi formativi, la riqualificazione di aree verdi e parchi, la rimozione di scritte e graffiti dalle pareti degli edifici pubblici e altre tipologie di attività.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico