Biblioteca, parchi e scuole: ingaggiati 100 disoccupati. L'avviso è riservato ai percettori del reddito di cittadinanza

Biblioteca, parchi e scuole: ingaggiati 100 disoccupati. L'avviso è riservato ai percettori del reddito di cittadinanza
ASCOLI  - Cento persone in più al servizio della città. Sono già una sessantina, infatti, ma saranno integrati a breve da altri 40, i percettori di...

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ASCOLI  - Cento persone in più al servizio della città. Sono già una sessantina, infatti, ma saranno integrati a breve da altri 40, i percettori di reddito di cittadinanza chiamati dall’Arengo insieme agli enti del terzo settore a svolgere attività utili alla comunità. Si tratta di un risultato raggiunto finora decisamente importante, specie considerando che proprio il Comune di Ascoli è stato tra i primi a partire con i cosiddetti Puc, ovvero i progetti utili alla comunità, e che l’ente, in sinergia con l’Ambito sociale, ha messo in cantiere e attivato un numero di progetti decisamente superiore, in rapporto alla popolazione, a moltissime altre città italiane. 

 


Ma la linea tracciata dal sindaco Fioravanti e l’assessore alle politiche sociali Brugni, imperniata sull’utilizzo dei beneficiari del reddito di cittadinanza al servizio della città e delle sue realtà, prosegue ora lasciando aperte le porte, attraverso l’avviso destinato a istituzioni, associazioni, enti e altri soggetti (quali ad esempio gli istituti scolastici comprensivi statali, la Regione Marche, la Provincia, la Prefettura, l’Asur, l’Erap e così via), alla presentazione di altri progetti e, quindi, al coinvolgimento di altri beneficiari del sostegno economico in questione. 

«Come Amministrazione comunale – spiega l’assessore comunale alle politiche sociali Massimiliano Brugni – insieme agli enti del Terzo settore abbiamo già attivato progetti con il coinvolgimento di una sessantina di beneficiari del reddito di cittadinanza, ma sono in arrivo altri progetti per ulteriori 40 persone che percepiscono il sostegno economico».

«Abbiamo già attivato questi progetti sia per poter incrementare le attività utili al servizio della comunità, – aggiunge l’assessore – ma anche per restituire dignità a queste persone che, comunque, percepiscono un sostegno dallo Stato. E sono stati anche alcuni di loro a chiedercelo. Il vero problema, però, è che a tutt’oggi il poter inserire questi cittadini nei Puc è estremamente complicato, nonostante il nostro impegno, per la farraginosità delle procedure e gli eccessivi paletti. Tenendo conto che la normativa prevede anche molte esenzioni, tra i percettori del reddito di cittadinanza. Quel che è certo è che la legge dovrebbe essere migliorata per consentire ai beneficiari del sostegno di poter svolgere maggiori attività di pubblica utilità. E anche per il fatto che la misura può essere utile come aiuto a chi è realmente in difficoltà e dovrebbe svilupparsi in tal senso, ma è completamente fallimentare per quanto riguarda la ricollocazione occupazionale». 


Come detto, resta aperto l’avviso agli enti del terzo settore, alle associazioni e agli enti pubblici per presentare ulteriori progetti finalizzati all’utilizzo di beneficiari del reddito di cittadinanza, sul territorio ascolano, per attività utili alla comunità. Progetti che possono imperniarsi su attività, tra le tante possibili, quali il supporto nell’organizzazione e gestione di manifestazioni ed eventi, il supporto nelle biblioteche o nelle strutture museali, l’attività domiciliare di supporto alle persone anziane anche per la spesa e la consegna di medicinali, le attività di controllo all’uscita delle scuole, accompagnamento sullo scuolabus degli alunni o a piedi, il supporto per il doposcuola o corsi formativi, la riqualificazione di aree verdi e parchi, la rimozione di scritte e graffiti dalle pareti degli edifici pubblici e altre tipologie di attività. 

 

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Corriere Adriatico