La Provincia di Ascoli lo ha sospeso dal servizio. Nell’inchiesta su un appalto coinvolte altre tre persone

La Provincia lo ha sospeso dal servizio. Nell’inchiesta su un appalto coinvolte altre tre persone
ASCOLI Si è tenuta ieri l'udienza preliminare per decidere sull'eventuale rinvio a giudizio di quattro persone, tra cui un dirigente della Provincia, finiti in...

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ASCOLI Si è tenuta ieri l'udienza preliminare per decidere sull'eventuale rinvio a giudizio di quattro persone, tra cui un dirigente della Provincia, finiti in un'inchiesta portata avanti dalla Procura, indagati, a vario titolo, per i reati di abuso d'ufficio, corruzione e truffa. Nel corso dell'udienza di ieri, l'avvocato Mauro Gionni , difensore di uno degli indagati, ha presentato una memoria relativa ad alcune intercettazioni in fase di indagine e che costituiscono una parte significativa dell'inchiesta.

 

La memoria

Il giudice per le udienze preliminari, Barbara Caponetti, ha ritenuto dover approfondire gli elementi evidenziati nella memoria difensiva ha aggiornato l'udienza al 21 febbraio. I fatti da cui è scaturita l'inchiesta risalgono alla fine del 2020 e l'inizio del 2021 quando, secondo la Procurai, il dirigente avrebbe firmato una serie di atti a beneficio di un'azienda di servizi, il cui amministratore figura tra gli indagati, ricevendo in modo indiretto attraverso una dipendente di Palazzo San Filippo, iscritta sul registro degli indagati, attraverso l'affidamento di un incarico non istituzionale assegnatole dall'imprenditore. Il quarto indagato è un professionista ascolano che, secondo quanto sostenuto dagli inquirenti, avrebbe ricevuto l'incarico di redigere un documento tecnico e il cui compenso sarebbe stato poi ripartito con il dirigente e la dipendente della Provincia.

Nel frattempo, l'amministrazione provinciale, nell'agosto del 2021 ha provveduto a sospendere il dirigente dal servizio e dallo stipendio, sebbene verrà comunque garantito un assegno alimentare per tutto il periodo di allontanamento dal posto di lavoro in attesa che l’inchiesta giudiziaria faccia il suo corso e chiarisca definitivamente la sua posizione. Quello adottato, non è un provvedimento disciplinare ma una sospensione che la Provincia ha compiuto in autotutela.

 

 

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Corriere Adriatico