ASCOLI - "Non ci sono potenziali rischi per la salute dovuti a una possibile contaminazione da parte di sostanze chimiche ricercate nelle verdure e negli ortaggi prelevati a...
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I due caccia dell'Aeronautica militare, decollati dalla base di Ghedi (Brescia) per due diverse esercitazioni, si erano scontrati a pochi chilometri dall'abitato di Ascoli, esplodendo in volo. I resti dei corpi dei quattro piloti, Mariangela Valentini, Piero Paolo Franzese, Alessandro Dotto e Giuseppe Palminteri, vennero recuperati dopo ricerche difficilissime, mentre per raccogliere i rottami dei Tornado, disseminati in un'area impervia grande circa 60 km quadrati, ci sono voluti giorni. I velivoli viaggiavano senza armamenti di bordo, e il rischio di un inquinamento radioattivo era stato subito escluso da una nota congiunta dell'Aeronautica militare e della procura di Ascoli, titolare dell'inchiesta, anche perchè "gran parte del cherosene dei serbatoi si era disperso in aria". L'Aeronautica ha assicurato il ripristino ambientale e paesaggistico della zona.
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