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ASCOLI Il prefetto De Rogatis ha convocato domani mattina a Palazzo San Filippo la direttrice dell’Ast, Nicoletta Natalini e le organizzazioni sindacali per tentare una conciliazione dopo che l’azienda sanitaria ha comunicato di non rinnovare 50 contratti in scadenza di infermieri e soprattutto Oss. Durante l’assemblea pubblica all’auditorium Neroni, la manager sanitaria ha ribadito sostanzialmente che nonostante il taglio la sanità picena regge e vanta delle eccellenze.
Il declino
Una tesi che non convince l’ex deputato Luciano Agostini. «La situazione è drammatica. I servizi sono allo sbando, gli operatori sono sfiduciati, ci sono sempre più abbandoni, le liste d'attesa sono infinite, la situazione finanziaria è fuori controllo.
La stoccata
Ma Agostini non risparmia critiche neanche ai suoi. «Con modestia mi sentirei di consigliare alle opposizioni di studiare meglio i dati finanziari ed eviterei di scimmiottare i compendi universitari. La nostra necessità è di costruire un nuovo modello sanitario post Covid, a partire da una nuova organizzazione territoriale, con la riorganizzazione dell'emergenza-urgenza e l'istituzione dei Cau (Centri di Assistenza e Urgenza) in funzione di una nuova rete ospedaliera. Ovviamente nel nuovo piano sanitario di tutto questo non c'è alcuna traccia e qualcuno dovrebbe accorgersene per poi agire di conseguenza». Dopo che negli ultimi tre anni si sono alternati nel Piceno sette tra direttori e commissari, per Agostini la competenza di Natalini appare una buona notizia. «Saremo al suo fianco sempre che il governo regionale la lasci lavorare».
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Corriere Adriatico