Palazzo Saladini, l’albergo etico e poliambulatorio per indigenti ad Ascoli: c'è l'accordo

Palazzo Saladini, l’albergo etico e poliambulatorio per indigenti
ASCOLI Con una stretta di mano virtuale e un atto ufficiale, l’Arengo sblocca il partenariato speciale pubblico-privato che avrà il compito di programmare e gestire...

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ASCOLI Con una stretta di mano virtuale e un atto ufficiale, l’Arengo sblocca il partenariato speciale pubblico-privato che avrà il compito di programmare e gestire tutte le attività immateriali per la rivitalizzazione del centro attraverso Palazzo Saladini Pilastri e per altri progetti finanziati col bando Pinqua.  

 

Mentre i lavori procedono per la riqualificazione dello storico edificio su corso Mazzini est e sugli altri immobili comunali interessati, arriva ora l’ok formale alla partnership con il raggruppamento formato dalla Fondazione Carisap e altre realtà quali Assistenza 2000, Centro servizi per il volontariato delle Marche, Download società coop. sociale onlus, Marche servizi impresa sociale, Ashoka Italia Onlus; Human Foundation Do & Think Tank per l’innovazione sociale, la cooperativa sociale Centimetro zero, la Bottega del terzo settore e la Meding Care società cooperativa oltre al’Università degli studi di Camerino. Una “squadra” che, in raccordo col Comune, avrà il compito di riattivare e rigenerare il tessuto del centro storico attraverso attività e nuovi servizi in immobili strategici, tra cui in primis proprio Palazzo Saladini Pilastri.

La procedura

Di fatto, ora dal punto di vista procedurale, si va a chiudere il cerchio dopo che nello scorso mese di giugno la Fondazione Carisap insieme alle altre realtà del terzo settore coinvolte avevano presentato una proposta di partenariato speciale pubblico privato finalizzata proprio a definire le possibili attività immateriali da svolgere per attuare il programma innovativo per la qualità dell’abitare relativo al centro storico per cui l’Arengo, promotore il sindaco Fioravanti, ha ottenuto oltre 75 milioni di euro. La proposta di partnership pervenuta a Palazzo Arengo, è stata considerata dall’amministrazione coerente «con l’interesse pubblico nel sostenere il processo di valorizzazione integrata del patrimonio culturale cittadino, e del centro storico in particolare» e, quindi, il Comune ha disposto subito l’avvio della procedura finalizzata ad accogliere ulteriori eventuali proposte private. Ma alla scadenza del 28 luglio, però, nessun altro ha fatto un passo avanti. Ed ora, dopo tutti i passaggi previsti dalla procedura, fino alla definizione conclusiva, si sblocca l’attivazione di questo partenariato pubblico privato dell’Arengo con la Fondazione e tutte le altre realtà firmatarie dell’unica proposta pervenuta.

Il ruolo

Un ruolo centrale e fondamentale, nella strategia per il rilancio del centro storico ascolano attraverso il programma Pinqua, è stato assegnato a Palazzo Saladini Pilastri, appositamente acquistato dall’Arengo e che ora i partner privati dovranno rendere vivo e funzionale con le varie attività programmate. L’edificio, infatti, accoglierà al piano terra il ristorante (con accesso anche dal parco) collegato all’albergo etico inserito nel palazzo, con camere – dotate di domotica - che saranno ai piani superiori, così come alcuni appartamenti destinati all’active ageing, ovvero ad accogliere persone anziane per attività di benessere. Al piano terra ci sarà anche il poliambulatorio del polo sanitario solidale, con prestazioni accessibili anche per le categorie più fragili. Il poliambulatorio sarà accessibile sia dal parco che dai percorsi connessi agli accessi da corso Mazzini, così come tutte le attività del terzo settore che saranno inserite all’interno del palazzo. Previsto anche un centro direzionale per il terzo settore oltre ad un polo polifunzionale per servizi e spazi educativi. Saranno anche attivati un servizio di trasporto solidale e sostenibile a chiamata e la cabina di regia del centro commerciale naturale del centro storico.

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Corriere Adriatico