Nel 2022 tanti sport trovano casa: in dirittura d’arrivo i lavori per realizzare diversi impianti. Ecco quali

Il complesso dell'ex Sauc
ASCOLI - Nel piano triennale delle opere pubbliche recentemente varato dall’Arengo c’è molto spazio all’adeguamento e alla nascita di nuovi impianti...

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ASCOLI - Nel piano triennale delle opere pubbliche recentemente varato dall’Arengo c’è molto spazio all’adeguamento e alla nascita di nuovi impianti dedicati allo sport. Grazie ai fondi in arrivo dal Pnrr, l’amministrazione vuole dare forte impulso ad un settore da sempre eccellenza della città in vista del nuovo anno. 

 
«Nel 2022 ci saranno la consegna dei lavori del campo di calcio di Monticelli, la partenza della gara per il nuovo velodromo della cittadella della bicicletta a Campolungo ma anche la permuta definitiva dell’Area Zannoni, dove sorgeranno campi da rugby e da baseball, con nuovi spogliatoi e nuova impiantistica - chiarisce l’assessore allo Sport Domenico Stallone. - Ci sarà il nuovo campo di calcio di Monterocco e nuovi bandi per due nuovi centri sportivi di padel, uno previsto in area Battente e uno alla Cittadella dello Sport. Ci saranno spogliatoi aggiuntivi al pala volley Forlini, avvieremo i lavori all’ex Sauc e il rifacimento della palestra di pugilato». 



Partiranno i lavori al campo Squarcia e si avvierà il bando di gara per il completamento del parco sportivo di Via Narcisi - evidenzia Stallone che sottolinea nuovamente il successo del Galà dello Sport, andato in scena qualche giorno fa. «La manifestazione sprigionava energia. Si respirava un’aria di emozione, ma anche di identità e presa di coscienza. Molti sportivi mi hanno riferito che non ci si rendeva conto di poter rappresentare tutto questo: alcuni non sapevano che Pasquali ha diretto tre finali mondiali di volley. Anche il dg dell’Ascoli Tanzi, durante la serata, ha ricordato che questa città così piccola ha così tante eccellenze, chiedendosi qual’è il segreto di questo successo - prosegue Stallone. - Non ci rendiamo conto di tutto questo ma abbiamo dei numeri esorbitanti: 15 campioni italiani, 25 che sono saliti sul podio e personaggi che sono entrati nella storia come Vittori, ma nei prossimi anni ricorderemo tante altre figure. Per raggiungere certi risultati servono i tecnici che a loro volta nascono dalla cultura e dal sapere del nostro territorio che viene tramandato nel tempo. I Vittori, De Vincentis e Giantomassi del passato, oggi sono Fenati, Travaglia, Orsolini, Iachini, Ceci e Di Marco che per 20 centimetri non riuscì ad andare alle Olimpiadi. Il futuro è rappresentato da personaggi come gli atleti dell’Asa Colonnella, Nardocci e Angelini. Tutto nasce dai valori e dalla conoscenza del sapere in una città che ha una cultura sportiva elevata. Penso che nei miei confronti c’è stima e affetto da parte degli sportivi perché come amministrazione siamo sempre stati presenti e collaborativi. Infine credo sia stato giusto ricordare le persone che non ci sono più e che tanto hanno dato per Ascoli». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico