Ascoli, La Procura ha chiuso le indagini sulla bimba di 16 mesi morta in ospedale

L'ospedale Mazzoni
ASCOLI - Sono state chiuse le indagini della Procura di Ascoli sulla morte di Francesca Sophia Marcozzi, la bimba di sedici mesi che morì all'ospedale Mazzoni di Ascoli il 30...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ASCOLI - Sono state chiuse le indagini della Procura di Ascoli sulla morte di Francesca Sophia Marcozzi, la bimba di sedici mesi che morì all'ospedale Mazzoni di Ascoli il 30 giugno di tre anni fa


Già una prima indagine in cui a vario titolo sei medici dell'ospedale di Ascoli erano stati iscritti sul registro degli indagati per omicidio colposo, era stata archiviata e solo grazie alla perseveranza della madre Natalia Ciarrocchi, che non si è data per vinta e ha continuato la sua battaglia per chiedere giustizia per la sua bambina, ad ottobre dello scorso anno le indagini sono state riaperte. Il Pm Cinzia Piccioni, infatti, sulla base della perizia del consulente della famiglia Marcozzi nella quale si sosteneva che "in caso di diagnosi tempestiva di volvolo intestinale si sarebbe potuto e dovuto intervenire chirurgicamente con successo" ha riaperto le indagini che proprio in questi giorni si sono concluse.



Ora, i familiari di Francesca Sophia sperano che possano esserci le richieste di rinvio a giudizio. Francesca Sophia Marcozzi morì il 30 giugno del 2012 all'ospedale Mazzoni di Ascoli a causa di quello che in seguito fu diagnosticato un volvolo intestinale.



La piccola accusava forti dolori addominali e conati di vomito. I genitori dopo un primo passaggio alla guardia medica di Sant'Egidio alla Vibrata, la mattina seguente decisero di ricoverarla all'ospedale Mazzoni. Ma le condizioni della piccola peggiorarono ulteriormente ed il giorno successivo sopraggiunsero delle complicazioni che comportarono due arresti cardiaci a poche ore di distanza l'uno dall'altro che non le diedero scampo. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico