Ascoli, lo scuolabus non parte Decine di alunni restano a piedi

Ascoli, lo scuolabus non parte Decine di alunni restano a piedi
CASTEL DI LAMA - Disagi e disservizi con la riapertura delle scuole, scuolabus fermo e decine di bambini restano a terra. E' successo questa mattina a pochi minuti dal suono...

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CASTEL DI LAMA - Disagi e disservizi con la riapertura delle scuole, scuolabus fermo e decine di bambini restano a terra. E' successo questa mattina a pochi minuti dal suono della prima campanella, dopo le vacanze pasquali. In paese esistono due Istituti Scolastici Comprensivi che dividono il territorio e alcuni plessi sono rimasti chiusi perchè, nei tempi dovuti e a margine di un consiglio d'istituto, è stato deciso, dopo aver regolarmente avvisato le famiglie, il prolungamento delle ferie pasquali di un giorno.




Altre scuole, però, ieri mattina, hanno ripreso normalmente le attività didattiche. Sono molte le voci che si sono rincorse in paese sui motivi che hanno creato il caos ad alcune fermate degli scuolabus: Qualcuno ha addebitato il disagio ad un probabile malinteso nel flusso delle informazioni tra dipendenti comunali e istituti.



Ma la ragione più accreditata, confermata anche dall'amministrazione in carica per bocca del vicesindaco, Gianluca Re, è stata l'improvvisa avaria dell'impianto elettrico di un mezzo adibito al trasporto scolastico e, quindi, impossibilitato a partire.



La causa del disservizio, quindi, secondo quanto affermato dalla giunta, "è da addebitare a motivi di forza maggiore", e alcuni piccoli studenti che dovevano arrivare alla scuola elementare di via Adige e di villa S. Antonio, e all'asilo di Villa S. Antonio (Tutti e tre fanno capo all'Istituto Comprensivo della zona di Castel di Lama che ricade nel comune di Ascoli Piceno, ndr), questa mattina non sono mai partiti.



Secondo le lamentele di alcune famiglie, che hanno dovuto accompagnare i figli a scuola di persona dopo aver aspettato invano l'arrivo del pulmino nella piazzetta di sosta, alle 8:05 lo scuolabus non era ancora passato. Immediato, e comprensibile, quindi, lo sgomento dei genitori che, dopo aver telefonato in comune per i dovuti chiarimenti, hanno preferito risolvere in tempi stretti, accompagnando i bambini a scuola di persona, dove alcune classi erano ancora semivuote a causa del disservizio che ha seminato il il panico tra le famiglie del paese. Il caso, però, è finito anche sui banchi della politica lamense.



E la prima a stigmatizzare fortemente la vicenda è stata l'ex assessore Sandra Sprecacè che ha attaccato duramente la giunta targata Castel di Lama per Tutti: "Questa mattina, nonostante sia stata defenestrata dal sindaco, che un mese fa mi ha tolto la delega di assessore, sono stata avvisata da alcune famiglie del disagio. La delega al Trasporto, inoltre, fa parte dell'organizzazione dei servizi che riguarda l'assessore Laura Gigli. Considerata la sistematica inefficienza dell'amministrazione, è evidente che il problema non ero io, più volte accusata, in quanto assessore all'Istruzione". Poi la stoccata finale: "Maggioranza ed alcuni oppositori sono così impegnati a discutere di poltrone che dimenticano i veri problemi del paese". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico