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ASCOLI - La Provincia, con un investimento di circa 2,5 milioni di euro, realizzerà, all’interno del parcheggio dell’Istituto Fermi, un nuovo plesso destinato ad ospitare, a rotazione, docenti e allievi di vari istituti superiori in occasione degli interventi di manutenzione straordinaria e di adeguamento sismico che saranno effettuati secondo apposito crono-programma. Per Palazzo San Filippo non è stato infatti possibile reperire locali in affitto adeguati e, attraverso questa soluzione, l’ente consegue un importante obiettivo: consentire l’esecuzione dei lavori negli edifici scolastici su cui occorre intervenire, trasferendo temporaneamente in questa struttura gli studenti in attesa del termine delle opere di potenziamento della sicurezza sulle scuole interessate.
Il nuovo contenitore sarà realizzato in tempi brevissimi risolvendo problematiche logistiche e mettendo a disposizione del patrimonio scolastico dell’ente nuove aule e laboratori.
L'autorizzazione
«L’Ufficio speciale per la ricostruzione post sisma della Regione Marche e la Struttura commissariale hanno autorizzato l’amministrazione Provinciale ad effettuare questo importante investimento a favore della collettività scolastica – spiega il presidente della Provincia Sergio Loggi – si tratta di una scelta che consentirà notevoli risparmi sulle spese di affitto per i trasferimenti temporanei degli allievi in altri edifici e, una volta terminato il programma degli interventi, metterà a disposizione della nostra Provincia un ampliamento funzionale e ben realizzato da utilizzare per nuovi spazi didattici. I lavori dovrebbero durare non più di un anno e mezzo e quindi la struttura essere disponibile per l’anno scolastico 2023-2024. Da evidenziare che questa nuovo edificio sorgerà all’interno del campus scolastico nel quale sono già presenti anche l’istituto agrario Ulpiani e l’istituto Mazzocchi e dove sorgerà il nuovo avveniristico istituto Trebbiani, formando così una vera e propria “cittadella della formazione superiore” al servizio della comunità locale. La struttura in questione sarà disponibile anche al termine di questa emergenza e potrà accogliere sia nuove scuole superiori sia corsi che non trovano spazio all’interno dell’istituto che lo propone».
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