OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
ASCOLI - Si illumina la cripta di Sant’Emidio. «Finalmente dopo quattro anni ridiamo luce alla cripta. Nel 1880 è stata dichiarata monumento nazionale ed è oggi tra i più importanti d’Italia. Si tratta di un’azione determinante dal punto di vista religioso e civile.
La cripta è un luogo sacro arricchito dalla sua antichità», dichiara il sindaco Marco Fioravanti. «Emerge negli affreschi restaurati delle volte e delle tombe la grande devozione del popolo a Maria Madre di Dio, ai suoi santi e in particolare a Sant’Emidio, devozione che è espressa dalla luce delle colonne bianche e dai colori degli affreschi», afferma il vescovo Gianpiero Palmieri.
«La cripta è una delle più grandi d’Italia. Abbiamo scoperto 140 figure di santi dipinti sulle volte di due pareti: tanti ancora quelli nascosti, una vera rarità», raccontano i tecnici del restauro, Dario Di Flavio e Daniela Lenzi, illustrando le principali modalità operative del lavoro.
Grazie agli smartphone si scoprono alcuni segreti. «Utilizzando i filtri dei cellulari abbiamo notato linee non visibili», aggiungono i restauratori. Lungo il lato nord nella lunetta affreschi raffiguranti la Madonna del latte che sormonta una “predella” con le immagini di alcuni santi tra cui si riconosce il patrono della città Sant’Emidio, un mirabile San Francesco, un Cristo flagellato ed altre immagini sacre. E in una delle volte dell’abside è stata rinvenuta l’immagine di un Sol Invictus: la nuova luce, la conversione avviene per mano di Dio. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico