ASCOLI - Se è vero che c’è chi chiede sempre più eventi per rivitalizzare il cuore della città, schiacciato da una crisi senza precedenti, ci...
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Incidenti e sbronze: piovono multe sulla movida molesta
«Diciamo che la vivacità notturna è da sempre presente d’estate ma il frastuono e il degrado a questi livelli sono recenti» dichiara Emidio Celani, che alla fine di ogni evento si ritrova sotto casa sorprese molto poco gradite, come il risultato delle sbronze. «La verità è che, non solo successivamente ad ogni grande manifestazione, ma dopo ogni weekend estivo gli schiamazzi e i disordini imperano» esordisce Roberto Zazzetti, portavoce di una protesta che coinvolge abitanti della parte più antica della città, tra piazza Roma, piazza del Popolo, piazza Arringo e il chiostro di San Francesco.
«Ho assistito a quel che accade spesso dopo le feste tra le rue e non credo che sia uno spettacolo edificante , con tutta quella gioventù aggressiva e sbronza » rivela Simona Marconi, che dalla costa ogni anno raggiunge i suoi amici ascolani per tifare i colori della Quintana.
«Quel che è successo nell’arco della recente “Notte Bianca” è da dimenticare, con le ruette della città diventate fogne a cielo aperto» sottolinea Zazzetti, certo che il tasso alcolemico notturno non sia più tollerabile, anche perche il centro storico è abitato prevalentemente da persone tranquille e di una certa età, che desiderano anche dormire.«Il problema è che poi alcuni giovani ubriachi si mettono in auto e provocano incidenti: urgono provvedimenti, con controlli e posti di blocco da parte delle forze dell’ordine » prosegue Roberto Zazzetti, stanco di ricevere lamentele da parte dei tanti residenti, mai seguite da alcun provvedimento.
Di fronte a questa i emergenza i commercianti evidenziano che nei loro bar la situazione è sempre sotto controllo, anche durante eventi affollati, ma anche che non è possibile per loro capire cosa accada altrove, con tanti ragazzi che in realtà le bevande se le portano da casa. «Problemi alla “Notte Bianca”? Nessuno nel mio esercizio » assicura Fabio Lori del bar omonimo di Coso Mazzini, non potendo sapere comunque cosa sia potuto accadere dopo le ore tre, orario di chiusura della sua attività e quello di tanti altri bar della zona.
«Situazione insostenibile: sono prossimo a fare un esposto al Prefetto » conclude Zazzetti, meravigliatosi del perdurare del disordine durante le ore finali di ogni notte di festa in centro. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico