L'Arengo acquista Palazzo Saladini Pilastri e piovono euro per le imposte non pagate

Palazzo saladini Pilastri in corso Mazzini
ASCOLI - Con l’acquisto di Palazzo Saladini Pilastri da parte dell’Arengo, l’Agenzia delle entrate e lo stesso ente comunale hanno recuperato anche somme...

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ASCOLI - Con l’acquisto di Palazzo Saladini Pilastri da parte dell’Arengo, l’Agenzia delle entrate e lo stesso ente comunale hanno recuperato anche somme importanti relative a debiti pregressi, di un beneficiario della vendita, per spettanze e tributi arretrati non pagati. Il tutto per una somma complessiva di oltre 1,3 milioni di euro.

 

Somma che in gran parte, ovvero 1,2 milioni spettanti all’Erario, è stata recuperata con pignoramento proprio dall’Agenzia delle entrate dal versamento dovuto per l’acquisizione dell’immobile (complessivamente 6 milioni e 50mila euro) da parte dell’ente ascolano, mentre circa 196mila euro sono stati trattenuti direttamente dallo stesso Arengo per crediti da incassare relativi a Imu e Tasi arretrati di competenza comunale. Un’operazione che, con l’assenso allo scomputo dello stesso beneficiario della vendita, ha permesso di sbloccare definitivamente la disponibilità dello storico immobile che ora avrà un ruolo strategico, sulla base del progetto voluto dal sindaco Marco Fioravanti, in stretta collaborazione con la Fondazione Carisap sotto la presidenza Angelo Davide Galeati, e finanziato, tra i primi sei classificati in Italia, attraverso il bando Pinqua. 
 
Contestualmente alla definizione dell’acquisto da parte dell’Arengo dello storico complesso di Palazzo Saladini Pilastri, si sono, dunque, andate a sanare alcune situazioni debitorie pregresse relative ai rapporti del beneficiario della vendita con l’Erario per circa 1,2 milioni di euro. Inoltre, anche l’amministrazione comunale ascolana ha potuto procedere al recupero – a scomputo dalla somma da pagare per l’acquisto pari a 6 milioni e 50mila euro - di crediti relativi a mancati pagamenti di Imu e Tasi negli anni dal 2017 al 2021 comprensivi di sanzioni, interessi e rimborso spese di notifica, cui l’ente ha aggiunto anche gli importi dovuti, sempre per Imu e Tasi, per l’anno in corso. Per un totale di circa 196mila euro. 
 


Proprio come specificato anche negli atti dell’Arengo riguardo il futuro ruolo di Palazzo Saladini Pilastri, in corso Mazzini, si intende attivare una serie di attività di rilevanza per la rivitalizzazione del centro storico, quali un «polo sanitario solidale per il miglioramento delle condizioni di salute dei cittadini, un albergo etico per ampliare l’offerta di un turismo accessibile e delle opportunità formative ed occupazionali delle fasce di popolazione con disabilità, un centro direzionale per il terzo settore per un più efficace coordinamento e una integrazione tra le molteplici organizzazioni, oltre ad un polo polifunzionale per l’ampliamento dell’offerta dei servizi e spazi educativi e per lo sviluppo della comunità educante territoriale». Gli altri progetti che si svilupperanno a Palazzo Saladini Pilastri riguardano l’attivazione della cabina di regia per il centro commerciale naturale del centro storico, ma anche l’implementazione di sistemi informatici e tecnologici al servizio di persone con fragilità e anche di promozione della città e del suo patrimonio culturale. Inoltre, è previsto un servizio di trasporto solidale e sostenibile a chiamata. E il giardino diventerà un parco pubblico.   Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico