Ascoli, la roulette russa dei ragazzi che sulla strada sfidano la morte

I vigili in via Amadio
ASCOLI - Non accennano a diminuire le proteste degli abitanti della zona dell’ex caserma Vellei, in Via Amadio, nel quartiere di Porta Tufilla, teatro qualche giorno fa, di...

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ASCOLI - Non accennano a diminuire le proteste degli abitanti della zona dell’ex caserma Vellei, in Via Amadio, nel quartiere di Porta Tufilla, teatro qualche giorno fa, di episodi di schiamazzi notturni provocati da alcuni giovani. Gli stessi si sono resi protagonisti anche di pericolosissimi giochi sulla strada circostante, mettendosi ai lati delle strisce pedonali e, all’arrivo delle auto, precipitandosi in mezzo alla strada costringendo i veicoli a brusche frenate, in una roulette russa che può avere esiti fatali. Anche Monica Bianchi, mamma di due figli piccoli e residente in Via Piave, e dunque a pochi metri da Via Amadio, conferma:« Quest’estate abbiamo sentito moltissime volte schiamazzi e grida durante la notte. Anche alle 4 del mattino abbiamo sentito ragazzi che si sono messi a parlare e ad urlare ad alta voce, spesso svegliando anche il mio bambino di pochi mesi» dice «Oltre il danno anche la beffa, visto che qualcuno, sempre durante la notte, ha anche rubato la bicicletta a mio marito, che adesso ha difficoltà per raggiungere il luogo di lavoro. Credo che bisogna prendere al più presto dei provvedimenti, perché siamo stufi di questa situazione». 

Anche Umberto Celani vive nella zona e qualche volta ha sentito svariati rumori notturni. «Fortunatamente non mi hanno creato molti problemi. Qualcuno si è lamentato, sopratutto durante il periodo quintanaro, quando i tamburini si esercitavano, ma non credo che sia un grande danno alla quiete notturna». Marco vive a pochissimi metri da dove i ragazzini hanno creato il “caos”. «Ho le finestre della mia casa che affacciano dall’altro lato della piazza, ma ho sentito molti rumori. Molto spesso i ragazzi si mettono a giocare a pallone anche in piena notte, creando ovvio frastuono» aggiunge Marco « Molti, però, si sono lamentati di questa situazione. Molto spesso i ragazzi non sanno quello che fanno, con delle conseguenze che spesso diventano imprevedibili» . 

Anche il parroco della chiesa dei Santi Pietro e Paolo, Don Mario Cataldi conferma la problematica. «Questa zona sta diventando terra di nessuno, anche se i più scalmanati vengono da altre zone della città. Anche noi abbiamo avuto dei danni, visto che qualche vandalo ha distrutto anche la nostra cassetta della posta» dice Don Mario «mancano totalmente sia l’educazione civica che quella “normale”». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico