Perozzi della Vinea: «Piceno fuori per un cavillo dalla Rottamazione quater. Penalizzati cittadini e aziende»

Perozzi della Vinea: «Piceno fuori per un cavillo dalla Rottamazione quater. Penalizzati cittadini e aziende»
ASCOLI - Per un cavillo burocratico le cartelle esattoriale del 2016, sospese con il Decreto sisma, non rientrano nella sanatoria della rottamazione quater. A causa di un difetto...

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ASCOLI - Per un cavillo burocratico le cartelle esattoriale del 2016, sospese con il Decreto sisma, non rientrano nella sanatoria della rottamazione quater. A causa di un difetto dei termini di notifica, i residenti e le imprese del cratere non potranno usufruire di benefici e dilazioni concessi agli altri debitori italiani.

 

La proroga dei termini ha fatto slittare le notifiche fuori dall’intervallo di tempo previsto per il provvedimento di pace fiscale. La dilazione era stata richiesta a maggio, ma non è stata inserita. A far suonare l’allarme il presidente di Vinea, Ido Perozzi. «Ingiustizie finanziarie per colpa di cavilli burocratici. A quanto ci risulta c’è l’impossibilità per i soggetti destinatari di usufruire della definizione agevolata “rottamazione quater” per regolarizzare il pagamento – afferma -. La situazione crea una disparità a danno di cittadini e imprese nelle aree colpite. Consultando vari studi di commercialisti, il problema riguarda il 60/70% delle aziende seguite. Dati molto preoccupanti perché condizionano la salute economica delle aziende locali, costringendole a fare ulteriori sacrifici nel pagare le cartelle entro l’anno. Tutto ciò è paradossale, poiché il nostro territorio, già penalizzato dal terremoto, non può permettersi di accettare ulteriori danni».
 
Il presidente di Vinea annuncia i prossimi passi. «Abbiamo chiesto alle autorità regionali e parlamentari della provincia di aprire un focus per l’area sisma per quanto concerne la rottamazione delle cartelle esattoriali da parte dell’Agenzia delle entrate». La rottamazione quater 2023 è il programma di definizione agevolata attualmente in corso, che consente di regolarizzare le cartelle fiscali emesse tra il 1 gennaio 2020 e il 30 giugno 2022 in un’unica soluzione entro il 31 ottobre 2023 o in massimo 18 rate. L’adesione consente di versare solo l’importo dovuto a titolo di capitale e quello dovuto a titolo di rimborso spese per le eventuali procedure esecutive e per i diritti di notifica.

Non sono invece da corrispondere le somme dovute a titolo di sanzioni, interessi iscritti a ruolo, interessi di mora e aggio. La data da segnare in rosso sul calendario è il 30 novembre, quando bisognerà effettuare il versamento, della seconda scadenza della rottamazione quater, pena il decadimento dei benefici della definizione agevolata prevista dalla scorsa Legge di Bilancio. In scia al termine di tolleranza di 5 giorni, però, si considerano tempestivi i pagamenti effettuati fino al 5 dicembre. 

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Corriere Adriatico