ASCOLI - Pagare tutti per evitare aumenti sui buoni mensa scolastici. E' questo l'obiettivo che l'Arengo si è prefisso proseguendo quella che è una vera e propria...
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La strategia, dunque, è chiara e passa proprio attraverso controlli serrati e la richiesta dei pagamenti ai soggetti inadempienti delle quote non versate per la fruizione dei pasti delle mense scolastiche relativamente ai pregressi anni scolastici. Un obiettivo che intende contribuire, mediante il recupero delle quote non versate per la fruizione del servizio, a contenere i costi da sopportare per detto servizio da parte delle famiglie. Un'azione dell'assessorato al Bilancio, guidato da Daniele Gibellieri, procede in stretto raccordo con l'Avvocatura comunale ogni qualvolta risultano infruttuosi agli inviti alla regolarizzazione delle singole posizioni.
Inoltre, sempre sul discorso delle mense scolastiche si è arrivati a predisporre - con l'assessore alla Pubblica istruzione Massimiliano Brugni - il necessario regolamento, attraverso la commissione di ristorazione scolastica costituita da rappresentanti del corpo docente, dei genitori dei fruitori del servizio mensa scolastica e da un rappresentante della ditta appaltatrice del servizio di approvvigionamento, della preparazione e somministrazione dei pasti. Un regolamento importante per l'erogazione di uno dei servizi di maggior rilevanza esterna, in ragione della specificità dei fruitori, per la loro giovanissima età, e quindi di primaria importanza per garantire una sana e corretta alimentazione. Infine, l'azione finalizzata a tenere sotto controllo costi e incassi, passa anche attraverso la gestione delle convenzioni con cartolibrari e tabaccai per la ricarica dei badge del servizio mensa scolastica con monitoraggio attraverso un sistema di informatizzazione. Non mancheranno quindi costanti verifiche sull'introito dei proventi per il servizio di mensa scolastica e dei contributi statali per la mensa insegnanti, con eventuali emissione di atti per il recupero di proventi dai creditori morosi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico