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ASCOLI - Ci sono circa 17 milioni di euro, quale anticipo del 40% dei finanziamenti complessivi previsti, per gli interventi di messa in sicurezza sismica di 16 scuole superiori del Piceno, di cui 12 nel capoluogo. L’Ufficio speciale per la ricostruzione, con provvedimento del direttore, l’ingegner Marco Trovarelli, ha liquidato questa importante somma che servirà ad avviare anche nella provincia ascolana il Programma straordinario di ricostruzione e recupero delle strutture scolastiche in tutti i Comuni delle regioni colpite dal terremoto.
Per i 16 interventi nel Piceno, in totale, saranno oltre 42,5 i milioni di euro previsti. Ll’anticipazione servirà, quindi, a far partire i cantieri per gli interventi post sisma in questi immobili scolastici che sono stati lesionati dal terremoto del 2016 (sia all’intero che all’esterno del cratere.
La liquidazione dei 17 milioni di euro è stata resa possibile grazie all’ordinanza specifica della struttura commissariale in stretto raccordo con la Regione Marche, l’Usr e la Provincia di Ascoli.
«La Regione Marche - spiega l’assessore regionale alla ricostruzione Guido Castelli - attraverso l’Ufficio speciale per la ricostruzione, si è prodigata proprio per assicurare anche all’amministrazione provinciale di Ascoli, come già era accaduto per il Comune, la massima flessibilità amministrativa possibile. Ciò anche allo scopo di favorire la programmazione dei diversi interventi che, per entità e volumi, impegneranno in maniera molto significativa gli apparati tecnici dell’ente. La Regione Marche conferma così il positivo dialogo instaurato con il presidente della Provincia, Sergio Loggi, che auspico possa favorire anche la risoluzione dell’annosa problematica del rifacimento dei ponti sul fiume Tronto». Anche per le scuole superiori del territorio piceno, dunque, si entra adesso in una fase operativa vera e propria, considerando che con la disponibilità di parte dei finanziamenti previsti si potrà anche procedere, dopo che sarà arrivato l’ok sulle progettazioni, con l’avvio delle gare di appalto per affidare gli interventi.
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Corriere Adriatico