Rapina a una gelateria della Vallata del Tronto: l'autore condannato a tre anni

Il Tribunale di Ascoli
ASCOLI - È stato condannato a tre anni e quattro mesi di reclusione il 43enne ascolano, Simone D’Ottavi, che a ottobre mise a segno una rapina all’interno di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ASCOLI - È stato condannato a tre anni e quattro mesi di reclusione il 43enne ascolano, Simone D’Ottavi, che a ottobre mise a segno una rapina all’interno di una pasticceria della Vallata del Tronto. Lo scorso 6 ottobre, intorno alle 20 con il volto travisato entrò all’interno della gelateria e pasticceria La Cremeria di Castel di Lama.

 

Impugnando un taglierino il rapinatore intimò alla dipendente di consegnare l’incasso per poi fuggire. Sul posto arrivarono i carabinieri del comando provinciale che ascoltarono la commessa fortemente provata da quanto gli era accaduto e, soprattutto, acquisirono i video degli impianti di videosorvegliaza presenti nelle vicinanze. Subito dopo aver messo a segno il colpo, il malvivente si allontanò in direzione di un supermercato ubicato a pochi metri di distanza dal luogo in cui aveva messo a segno la rapina. Erano state proprio le telecamere montate all’esterno del market a riporendere il rapinatore che dopo aver arraffato il bottino si dava alla fuga cercando di far perdere le proprie tracce.

I militari dell’Arma del Nucleo investigativo e del Radiomobile sono riusciti così a dare un volto al rapinatore e a identificare il quarantenne ascolano Simone D’Ottavi che il giorno seguente venne arrestato e rinchiuso nel carcere di Marino del Tronto. D’Ottavi, difeso dali avvocati Umberto Gramenzi e Silvia Morganti, è finito quindi a processo, imputato del reato di rapina. Al termine della sua requisitoria il pubblico ministero Saramaria Cuccodrillo ha chiesto la condanna a cinque anni di reclusione. Il giudice ha riconosciuto colpevole D’Ottavi e ha inflitto una pena a tre anni e quattro mesi di carcere. I difensori di D’Ottavi attendono ora di leggere le motivazioni della sentenza per valutare l’eventuale ricorso in corte d’appello. 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico