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ASCOLI - È deciso: Pupi Avati girerà parte del suo film dedicato a Dante Alighieri in città. Accadrà ad agosto, subito dopo l’edizione dedicata al patrono della Quintana, anche perché il cineasta bolognese ambienterà molte sequenze ascolane del lavoro nei pressi del Forte Malatesta. Avati, che era stato ad Ascoli a maggio per effettuare un sopralluogo, ha deciso di includere anche le Marche negli scenari da utilizzare nel lavoro che intende ripercorrere la vita di Dante in occasione dei 700 anni dalla sua morte.
Il biopic verrà girato a Firenze certo, ma anche in luoghi medievali ad hoc del centro Italia, in grado di prestare affascinanti ambientazioni per lo svolgimento di una storia che Avati ha tenuto nel cassetto per oltre 20 anni.
In queste ore l’Arengo, grazie alla meticolosità del direttore dei musei civici, Stefano Papetti, sta cercando con la Soprintendenza di far ottenere permessi alla troupe per accedere in luoghi tutelati, come il Ponte di Cecco, di cui il regista si è subito perdutamente innamorato. Durante il periodo in cui Ascoli diventerà di nuovo set cinematografico, un grande aiuto alla trasformazione della città in veste trecentesca sarà offerto dalla stessa Quintana, i cui abiti e i cui personaggi avevano in passato ispirato Avati per un film poi mai andato in porto. Dunque Ascoli e le sue antiche bellezze saranno protagoniste di una pellicola in costume, finanziata dal Mibact e interpretata da un cast di tutto rispetto, capitanato da Sergio Castellitto che interpreta Giovanni Boccaccio, il primo biografo di Dante.
Corriere Adriatico