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ASCOLI - Si è vista comminare dalla Provincia 7 multe per contravvenzioni al codice della strada in circa due mesi, ovvero tra il 3 marzo e il 23 maggio del 2020, nel periodo più buio della pandemia. Ritrovandosi, complessivamente, a dover pagare un importo per le sanzioni pari a più di mille euro (per la precisione 1.035).
E adesso, con l’ultimo caso che vede involontaria protagonista una signora, torna a Palazzo San Filippo il valzer delle rateizzazioni, ovvero la richiesta da parte di utenti stangati soprattutto dagli autovelox o altre tipologie di controlli per rilevare le infrazioni al codice della strada.
Un fenomeno delle rateizzazioni per l’elevato numero di contravvenzioni, molto utilizzato alcuni anni fa, quando la presenza di più autovelox lungo le strade picene portava a situazioni simili con persone che, magari percorrendo gli stessi tratti stradali, ad esempio per recarsi al lavoro, incappavano in multe in serie. Con somme anche decisamente consistenti. Nell’ultimo caso specifico, come detto, la signora plurimultata ha ricevuto verbali di contravvenzione, nel 2020, il 12 marzo, il 5 aprile, il 23 aprile, il 25 aprile, il 17 maggio e il 23 maggio. E, purtroppo per gli automobilisti, quando iniziano ad arrivare i verbali, in realtà, è troppo tardi per rendersi conto di aver infranto le regole più volte magari nello stesso tratto stradale e per lo stesso motivo. E le cifre da pagare sono sempre molto salate e, in molti casi, mettono seriamente in difficoltà chi si ritrova a dover sborsare queste cifre impreviste per multe che arrivano a raffica, una dietro l’altra.
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