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ASCOLI - Il caro bollette sta mettendo in ginocchio le famiglie, le imprese e le attività commerciali. Armando D’Ascanio, titolare della pizzeria È bona furia davanti al teatro romano, ha provato a trovare una soluzione, valida per il suo caso, ma anche per molti colleghi del centro storico.
«Mi è venuto in mente - spiega - di sfruttare ciò che ho a disposizione. Sopra la mia attività c’è un terrazzo di 80mq che copre praticamente l’intera superficie del locale. Vorrei realizzare un impianto fotovoltaico a basso impatto perché di piccole dimensioni.
Il titolare della pizzeria che di recente ha conquistato le Due rotelle della guida Gambero Rosso lancia un appello all’Arengo. «Chiedendo all’amministrazione di permettere l’installazione di impianti fotovoltaici in centro storico - sostiene D’Ascanio - intendo farmi portavoce di tanti operatori del settore del food, alle prese con i miei stesso problemi. Lo hanno chiaramente esposto sia sulla stampa che attraverso i social network. La mia bolletta non è astronomica come quella di altri colleghi, ma nel mio piccolo vi posso garantire che nell’ultima che mi è arrivata una cifra era quasi il doppio di quella precedente. Qui si corre il rischio di ritrovarci a primavera con diverse attività che hanno chiuso. Non sarebbe un grande spettacolo per i turisti che ci aspettiamo arrivino con la bella stagione, soprattutto alla luce della candidatura di Ascoli a Capitale della cultura per il 2024. Si deve porre rimedio. Confido nella sensibilità dell’amministrazione comunale che in questo periodo di difficoltà, con la pandemia che colpisce duro, si è sempre fatta carico di aiutare famiglie e attività commerciali. Se continua così, il caro bollette farà più danni del covid stesso».
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Corriere Adriatico