Ascoli, con la pistola in pugno assalta due bar: il rapinatore patteggia un anno e mezzo

Ascoli, con la pistola in pugno assalta due bar: il rapinatore patteggia un anno e mezzo
ASCOLI - Assistito dall’avvocato Umberto Gramenzi, un ascolano di ventisette anni che in una mattinata del mese di luglio del 2017 si rese protagonista di due rapine, una...

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ASCOLI - Assistito dall’avvocato Umberto Gramenzi, un ascolano di ventisette anni che in una mattinata del mese di luglio del 2017 si rese protagonista di due rapine, una riuscita, mentre l’altra non andò a buon fine, è comparso davanti al giudice Rita De Angelis scegliendo il rito abbreviato al termine del quale ha riportato una condanna ad un anno e mezzo. Oltre al reato di rapina aggravata, il giovane doveva rispondere di lesioni personali procurate al barista nel corso della seconda azione delinquenziale. 


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Nella mattinata del 16 luglio 2017 con il volto travisato con un passamontagna, fece irruzione all’interno del bar dell’area di servizio Siriogrill, ubicata lungo l’Ascoli Mare. Con una pistola giocattolo in mano, priva del regolamentare tappo rosso, intimò al barista di consegnargli i soldi che si trovava in cassa, all’incirca 800 euro. Arraffata la cifra, risalì in sella alla moto con la quale si dileguò. Trascorse alcune decine di minuti, il rapinatore, sempre con il volto travisato da un passamontagna, entrò all’interno di un bar ubicato nella frazione Case di Coccia. Alla titolare intimò di consegnargli l’incasso. Contestualmente si alzò la maglia per mostrare che era armato. La donna ebbe il coraggio di rifiutarsi per cui oltre alla minaccia proferita dal giovane («Sono appena uscito dalla galera per cui non ho nulla da perdere»), iniziò a spintonarla, schiaffeggiarla e colpirla al volto con il casco che aveva in mano. In soccorso della ragazza arrivò suo padre che venne minacciato «se ti avvicini ti sparo con la pistola». L’inattesa reazione della barista, la quale gli si avventò colpendolo ripetutamente al corpo con calci e pugni, consigliò il rapinatore a darsi a precipitosa fuga. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico