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ASCOLI - La movida sta umiliando alcuni dei più importanti monumenti della città. Il decreto governativo, che dallo scorso 3 maggio ha permesso anche alle attività del settore food & beverage di poter di nuovo aprire e di accogliere i clienti all’aperto, deve essere stato mal interpretato da alcuni protagonisti del weekend ascolano.
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Infatti, mai come in questo periodo, coloro che soprattutto di venerdì e di sabato sera frequentano gli affollatissimi locali del centro storico, finiscono spesso con il consumare in piedi i loro drink e con il lasciare bicchieri e bottiglie davanti a vari capolavori architettonici.
L’escalation
In realtà, il fenomeno si era già intravisto in passato, in periodi lontani dal coprifuoco.
I luoghi preferiti
È accaduto che a lanciare l’allarme nelle ultime ore siano stati i frequentatori della cattedrale, una volta trovatisi davanti ai numerosi bicchieri in vetro abbandonati mezzi vuoti sul sagrato della chiesa più importante della città. Accanto a tutto ciò, sono rinvenuti spesso anche numerosi bicchieri rotti, lasciati per terra senza mai essere stati riconsegnati al bar di provenienza una volta consumati. La stessa situazione avviene il sabato e la domenica mattina davanti alla chiesa di San Francesco in piazza del Popolo, i cui sedili di travertino troppo spesso vengono scambiati dai consumatori per discariche. In merito, dopo numerose e ripetute lagnanze da parte dei fedeli, sta intervenendo la diocesi, allo scopo di ottenere maggiori controlli per evitare simili indecorosi scenari proprio davanti alla casa del Signore. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico