«Io, perseguitato e minacciato». L'assessore regionale Antonini sporge la denuncia ad Ascoli Piceno

«Io, perseguitato e minacciato». L'assessore regionale Antonini sporge la denuncia ad Ascoli Piceno
ASCOLI «Sono mesi che un soggetto mi stalkerizza inviando messaggi offensivi e minacciosi. Adesso basta. Appena torno da Roma mi reco in Questura e sporgo denuncia nei suoi...

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ASCOLI «Sono mesi che un soggetto mi stalkerizza inviando messaggi offensivi e minacciosi. Adesso basta. Appena torno da Roma mi reco in Questura e sporgo denuncia nei suoi confronti». Sono le parole di ieri, di un esasperato Andrea Antonini, assessore regionale all’agricoltura. «Da quello che mi risulta - sostiene - sarebbe un agricoltore, residente nell’Urbinate, ossessionato dai cinghiali». La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la sortita che l’urbinate avrebbe fatto mercoledì sera nella città ducale, durante una riunione pubblica in cui si parlava proprio di questi argomenti e del futuro dell’agricoltura. Un tema decisamente di attualità non solo nel nostro Paese.

 

Il racconto

L’assessore Antonini fornisce la sua versione di quanto accaduto mercoledì sera. «Ero ad un incontro ad Urbino con gli agricoltori del territorio - racconta - per parlare proprio della Pac (la politica agricola comune che è una delle politiche dell'Unione europea di maggiore importanza, ndr). C’erano circa cento persone che possono testimoniare quanto è successo. Questo signore rumoreggiava di continuo durante la serata. Era agitato e sembrava che avesse tutta l’intenzione di disturbare gli interventi. Io me ne stavo seduto in silenzio. Poi ho preso la parola per illustrare le misure che la Regione Marche sta portando avanti per contrastare il fenomeno dei danneggiamenti delle colture da parte dei cinghiali e più in generale degli animali selvatici. In quel momento spiegavo che il problema non può essere risolto nel giro di pochi mesi. Ci vuole tempo. Allora mi ha interrotto, controbattendo che in realtà, a suo modo di vedere, la Regione non si impegna a sufficienza. Ha poi proseguito nei suoi improperi, augurandomi di morire in un incidente stradale nel tragitto di ritorno verso Ascoli con l’auto. Non mi sento una persona importante, ma augurare la morte a qualcuno è un fatto gravissimo. Che sia un assessore oppure una persona qualunque. Non si dovrebbe mai dire. Per questo credo sia giunto il momento di mettere un punto».

I precedenti

L’assessore Antonini è convinto che il presunto stalker lo stesse aspettando ad Urbino. «Già nel pomeriggio di ieri (mercoledì, ndr) si era presentato in consiglio regionale, attaccando verbalmente il mio collaboratore, dicendogli che l'accento ascolano è disgustoso. Questa cosa fa anche ridere. Il resto proprio no. Quanto accaduto ieri (mercoledì, ndr) non è un fatto isolato. Più volte mi ha inviato messaggi minatori sia attraverso il telefono cellulare sia sui social network. Non sono il tipo che si fa intimidire da certi comportamenti ma penso che sia arrivato il momento che questo signore riceva una bella lettera dall’avvocato».

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Corriere Adriatico