Morti nella Rsa, Wick è stato scarcerato. Al processo hanno giurato i consulenti per la super perizia

Gli avvocati difensori dell'infermiere Leopoldo Wick
ASCOLI - Leopoldo Wick è stato scarcerato. Il giudice Roberto Evangelisti, presidente della corte d’assise di Macerata dove si sta tenendo il processo a carico...

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ASCOLI - Leopoldo Wick è stato scarcerato. Il giudice Roberto Evangelisti, presidente della corte d’assise di Macerata dove si sta tenendo il processo a carico dell’infermiere della Rsa di Offida accusato dell’omicidio di otto anziani e del tentato omicidio di altri quattro ospiti della struttura, al termine dell’udienza di ieri, ha accolto la richiesta dei difensori e concesso gli arresti domiciliari.

 

«Siamo contenti di aver trovato un giudice che applica le leggi - sostengono gli avvocati Tommaso Pietropaolo, Francesco Voltattorni e Luca Filipponi che difendono l’infermiere - perché ritenevano e continuiamo a ritenere che non ci fossero i motivi per giustificare la custodia cautelare in carcere del nostro assistito». 

Nell’istanza presentata nelle scorse settimane, gli avvocati di Wick avevano evidenziato che fossero trascorsi ben quattordici mesi tra l’ultimo fatto contestato e il momento dell’arresto ovvero un periodo durante il quale, se avesse voluto, l’infermiere avrebbe potuto inquinare le prove. Cosa che, invece, non potrebbe fare ora così come sarebbe impossibile anche reiterare il reato così come non sussiste il pericolo di fuga. Dopo quasi un anno e mezzo, lascia il carcere di Marino del Tronto e potrà tornare nella sua abitazione di Grottammare dove vive con la moglie e il figlio. 



Quella di ieri, è stata una udienza particolarmente importante anche perché hanno giurato i due consulenti a cui la corte d’assise ha affidato la super perizia per stabilire se ci sia il nesso di causalità tra la somministrazione dei medicinali e i decessi oppure se gli anziani siano morti per cause naturali. I due periti, Emanuela Turillazzi e Silvio Chiericoni, avranno novanta giorni di tempo per dare una risposta ai quesiti posti dalla corte che sono molto ampi e, come sottolineato dallo stesso presidente della corte, volti ad ottenere delle risposte certe. La perizia medico legale viene ritenuta decisiva anche dai difensori dell’infermiere che continuano a dichiarare l’innocenza del proprio assistito. Nel frattempo, continuano ad essere ascoltati i testimoni indicati dall’accusa. Una decina di essi sono stati chiamati anche ieri sul banco dei testimoni; si è trattato soprattutto di infermieri e operatori socio sanitari che all’epoca dei fatti lavoravano all’interno della Rsa di Offida e che hanno riferito sullo stato di salute di alcuni degenti e sui rapporti con il collega Wick. Il processo è stato quindi aggiornato al prossimo 15 dicembre e, anche in quella occasione, verranno ascoltati altri testimoni dell’accusa.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico