La neve ormai è un ricordo: piste mai in funzione sul Monte Piselli. Ieri 16 gradi in quota

La neve ormai è un ricordo: piste mai in funzione sul Monte Piselli. Ieri 16 gradi in quota
ASCOLI I cambiamenti climatici si fanno sentire e non esistono più gli inverni di una volta, nè le nevicate di un tempo. Ma i tanti appassionati di montagna non...

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ASCOLI I cambiamenti climatici si fanno sentire e non esistono più gli inverni di una volta, nè le nevicate di un tempo. Ma i tanti appassionati di montagna non hanno rinunciato a trascorrere qualche ora con la famiglia a Monte Piselli. In un periodo dell’anno in cui le temperature sono state costantemente al di sopra della media stagionale (ieri 16 gradi in quota) e le precipitazioni scarse, la stagione sciistica su quella che da tutti viene ritenuta la montagna degli ascolani non è mai partita. Nemmeno un giorno di piste aperte.

 

E, a meno che nelle prossime settimane non arrivi qualche perturbazione fredda, il livello massimo di neve che si è accumulata in questi mesi è stato di una ventina di centimetri. Troppo pochi per preparare e aprire le piste: «Proprio per questo la strategia del Cotuge che dal 2017 ha puntato fortemente sulla destagionalizzazione, si dimostra azzeccata» dice il presidente del Consorzio turistico Monti Gemelli, Enzo Lori.

La trasformazione

L’idea che si è perseguita in questi anni, infatti, è stata quella di trasformare Monte Piselli da stazione sciistica a stazione turistica garantendo un’ampia offerta di servizi e iniziative che hanno consentito di far vivere la montagna anche in una stagione invernale anomala. «Anche senza neve - ha detto Lori - ci sono stati dei fine settimana in cui c’è stata piena affluenza. In tanti non hanno rinunciato ad una passeggiata, magari anche in bicicletta oppure solo per trascorrere qualche ora all’aria aperta e pranzare con la famiglia o gli amici».

E, grazie alla disponibilità della Remigio Group che gestisce gli impianti, è stato possibile utilizzare la seggiovia: è stato questo il caso del periodo delle festività natalizie, dei fine settimane ma dei giorni feriali quando sono arrivate delle comitive con le gite organizzate. «Se avessimo avuto un impianto con un rifugio in vetta - spiega il presidente del Cotuge - la stagione avrebbe preso piede ancor di più, potendo garantire un modo più confortevole di far vivere la montagna anche ad anziani e persone con disabilità che avrebbero potuto godere della vista da quello che io chiamo il “balcone dei due regni” dal momento che è possibile affacciarsi su quello che un tempo erano il Regno delle due Sicilie e lo Stato Pontificio».

Il progetto

Un progetto, quello di realizzare un impianto con il rifugio in cima ai Monti Gemelli, che potrebbe concretizzarsi a breve. Con l’affidamento della progettazione e dei rilievi è iniziato l’iter per il nuovo impianto di risalita che partirà da San Giacomo. «Il fatto importante - sottolinea Lori - è che i Comuni interessati e le amministrazioni provinciali Ascoli e Teramo abbiano avviato le procedure per le variazioni urbanistiche». La partenza del nuovo impianto, infatti, è prevista nei pressi di quella che un tempo era la stazione della cabinovia ma spostata di una cinquantina di metri sul territorio di Ascoli e per poterla realizzare sono necessari degli adeguamenti urbanistici e degli espropri. L’intenzione è quella di avviare i primi cantieri già dalla primavera del prossimo anno per terminare i lavori per il 2027.

Il progetto esecutivo, che è stato presentato tenendo conto delle risorse a disposizione, prevede al momento, la realizzazione della cabinovia da San Giacomo all’Intermedia e, da lì, la realizzazione di una nuova seggiovia fino a Monte Piselli. Ma c’è un pronunciamento dell’Avvocatura di Stato che consente di inserire nel bando di gara la possibilità di ricorrere ad impianti usati e ricondizionati. Così facendo si avrebbe la possibilità realizzare la cabinovia anche dall’Intermedia alla vetta di Monte Piselli. Nel frattempo, il Cotuge ha già presentato l’istanza per chiedere il prolungamento della vita tecnica dell’attuale seggiovia e garantire l’impianto di risalita per le prossime stagioni invernali. Sperando che torni anche la neve.

 

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Corriere Adriatico