Ascoli, disco verde al teatro romano: necropoli e area archeologica con i finanziamenti del Pinqua

Il teatro romano di Ascoli
ASCOLI - Puntuale rispetto alla scadenza perentoria del 10 dicembre per tutti i progetti del bando Pinqua, l’Arengo è riuscito a condurre in porto le procedure, tra...

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ASCOLI - Puntuale rispetto alla scadenza perentoria del 10 dicembre per tutti i progetti del bando Pinqua, l’Arengo è riuscito a condurre in porto le procedure, tra gli oltre 30 interventi complessivi per il programma della qualità dell’abitare, relative alle importanti opere programmate sul fronte turistico dal sindaco Fioravanti insieme all’assessore Cardinelli.  


La necropoli


Tra cui spicca sicuramente, dopo un’attesa durata decenni, l’intervento per andare a riqualificare la necropoli longobarda, nella zona di Castel Trosino, con progetto approvato e gara avviata per l’appalto dei lavori. Un discorso legato al filone archeologico che vede anche lo sblocco delle gare per riqualificare e valorizzare il teatro romano e all’area archeologica di Palazzo dei capitani. Con il benestare della giunta comunale è stata avviata ora la procedura aperta per l’affidamento dei lavori di riqualificazione e valorizzazione della necropoli longobarda a Castel Trosino.

L’importo a base di gara è pari a 162.888 euro a fronte di un finanziamento ottenuto dall’Arengo di 220mila euro. L’intervento da realizzare nell’area archeologica della frazione, di grande valore proprio dal punto di vista della testimonianza storica, prevede una riqualificazione anche di tutta l’area verde circostante oltreché ad attrezzare con specifiche recinzioni, arredi, cartelli informativi per i turisti e un adeguato impianto di illuminazione tutta la zona della necropoli. Si andrà, quindi, a creare un polo attrattivo di potenziali visitatori ben organizzato e accogliente. 


I siti archeologici


Oltre al sito di Castel Trosino, l’amministrazione comunale ha puntato i riflettori anche su altri interventi per valorizzare la storia passata della città e le relative testimonianze. In tal senso, adesso si sono aperte anche le gare per appaltare i lavori al teatro romano e nell’area archeologica di Palazzo dei capitani. Per il teatro romano, con base d’asta di 282mila euro circa a fronte di un finanziamento ottenuto di 440mila euro, si realizzerà una innovativa macchina scenica lineare con struttura sarà scorrevole, realizzata in acciaio e poggiante su di un binario incassato sotto la quota di progetto. Il palcoscenico troverà posto nell’antica scena e poggerà su di un gradone in terra rifinito superficialmente in terra stabilizzata con inerti di travertino.

L’orchestra romana, diventata platea nel progetto, sarà realizzata in terra stabilizzata e avrà una quota più alta di 50 centimetri rispetto a quella attuale. In terra stabilizzata sarà realizzato anche l’ingresso principale (angolo via Dino Angelini-via Ricci), mentre il percorso che porta dall’orchestra all’uscita secondaria a ovest e ai bagni sarà in terra battuta. 


La parete mobile


La parete mobile alta tre metri sarà rivestita da una superficie specchiante e restituirà all’emiciclo la completezza attraverso un semplice gioco di riflessione e rifrazione. Infine, per la riqualificazione dell’area archeologica a Palazzo dei capitani con eliminazione delle barriere architettoniche, la gara avviata prevede un prezzo base di 158mila euro a fronte di un finanziamento disponibile di 220mila euro.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico