Multe non pagate, buco da mezzo milione: cinquemila verbali ancora da saldare

Multe non pagate, buco da mezzo milione: cinquemila verbali ancora da saldare
ASCOLI  - È ancora molto nutrito l’esercito degli automobilisti che, sotto le cento torri, non pagano le multe. Basti pensare che ammontano a più di mezzo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ASCOLI  - È ancora molto nutrito l’esercito degli automobilisti che, sotto le cento torri, non pagano le multe. Basti pensare che ammontano a più di mezzo milione di euro le sanzioni per il codice della strada non pagate dagli ascolani nell’arco di un anno, corrispondenti ad almeno 5mila verbali di contravvenzione con somme ancora da incassare pur essendo da tempo scaduti i termini.

 

 

E adesso è l’Agenzia delle entrate, ricorrendo alle ingiunzioni di pagamento con relativi interessi e sanzioni aggiuntive, a provare a riscuotere i soldi dovuti al Comune ascolano. Cresce ancora, dunque, per Palazzo Arengo, la montagna di sanzioni che nel corso degli anni si stanno accumulando senza la riscossione dei relativi importi.


Un segnale emblematico di come sia ormai cronicizzata un’alta percentuale di cittadini debitori insolventi su questo fronte, se solo si pensa che sulla base dei dati del passato, anche stavolta l’Amministrazione comunale ritiene crediti di dubbia e difficile esigibilità di oltre 456mila euro (l’82%) della somma da recuperare, contando su un possibile incasso di soli 80mila euro. Una stima che si attiene a quanto avvenuto negli scorsi anni, con una percentuale di riscossione che si è in media attestata attorno al 18% del credito dell’Arengo nei confronti di questi automobilisti che continuano ad essere insolventi, tra furbetti e persone realmente in difficoltà economiche.


L’ondata di multe arretrate non pagate, relative al periodo di un anno, che ora vedrà gradualmente il ricorso alle procedure sanzionatorie e coattive, si attesta come detto su una somma superiore al mezzo milione di euro. Per la precisione, si tratta di quasi 540mila euro. In questo senso, il Servizio contravvenzioni dell’Arengo aveva già provveduto nei mesi scorsi ad inviare una lettera, ai contravventori, per invitarli a pagare la sanzione amministrativa prima dell’iscrizione a ruolo, quindi evitando la maggiorazione della multa e gli interessi legali. Nonostante ciò, per queste oltre 5mila contravvenzioni non si è registrato il pagamento delle somme dovute entro i termini di legge. Pertanto sé stata avviata la procedura che prevede il coinvolgimento dell’Agenzia delle entrate e l’iscrizione al ruolo di questa somma di oltre mezzo milione. E adesso scatterà la fase di recupero delle somme con cifre maggiorate, come previsto dalle normative in materia. Una somma importante che va a cumularsi con analoghi crediti consistenti, per l’Arengo, su questo fronte, anche in passato. Basti pensare che c’erano già circa 438mila euro, con iscrizione a ruolo nel 2019, relativi a contravvenzioni risalenti a verbali del 2017 da recuperare per multe non pagate. E la somma per crediti da multe, nella passata legislatura era arrivata a superare i circa 3 milioni di euro, senza considerare le tantissime sanzioni ormai prescritte.


Ora si proverà, chiaramente, a recuperare anche una percentuale il più alta possibile di questo nuovo credito, ma basandosi sulle percentuali storicamente riscontrate negli ultimi anni, l’Arengo ipotizza come possibile somma recuperabile circa 80mila euro, ovvero intorno al 18% dei 540mila euro totali. Ci si trova di fronte, in certi casi, a debitori che non hanno nulla da perdere e quindi ignorano del tutto le sanzioni, oppure ad automobilisti di altre città multati ad Ascoli e che non si preoccupano di saldare il dovuto. Quel che è certo però è che, aldilà degli immancabili furbetti, si palesa in maniera inequivocabile anche lo stato di difficoltà economiche di molte famiglie che, facendo già fatica ad arrivare a fine mese, non riescono a maggior ragione a pagare le multe. 

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico