Minacce alla ex con un'ascia Acquasantano finisce nei guai

Minacce alla ex con un'ascia Acquasantano finisce nei guai
ASCOLI - ​Doveva essere l'udienza finale per arrivare alla sentenza. Invece il giudice Marco Bartoli si è visto costretto a rinviare il processo che vedeva imputato un...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ASCOLI - ​Doveva essere l'udienza finale per arrivare alla sentenza. Invece il giudice Marco Bartoli si è visto costretto a rinviare il processo che vedeva imputato un acquasantano, assistito dall’avvocato Valeria De Santis, in quanto la vittima non si è presentata in aula per testimoniare quanto accadde la sera del 4 novembre nel suo bar. A. C. doveva difendersi dall’accusa di essere entrato nell'esercizio commerciale con in mano un'ascia. Poi, rivolto alla donna, con la quale in precedenza aveva avuto una relazione sentimentale, finita poi con una rottura traumatica, avrebbe apostrofato alcuni avventori con fresi molto pesanti: "Ti ammazzo, ti sfascio tutto il locale, e non pensare che tutto finisca qui". Poi, ormai fuori di sé, A. C. avrebbe continuato ad insultare la donna. Intervennero i presenti che riuscirono a convincere l’uomo a calmarsi e a riprendere la necessaria serenità d'animo. Ovviamente l'episodio non passò sotto silenzio e scattò la denuncia ai carabinieri per minaccia e offese. Trascorsi alcuni mesi la donna prese la decisione di ritirare la denuncia. Ma quando si è al cospetto di una presunta minaccia aggravata scatta immediatamente la denuncia d'ufficio che segue l'iter previsto dalla legge. Quindi il magistrato, sulla scorta degli elementi in suo possesso, dovrà emettere una sentenza di assoluzione o di condanna nei confronti dell’imputato.


La testimonianza della presunta vittima era ritenuta fondamentale dal giudice Marco Bartoli per stabilire se A. C. teneva in mano l'ascia al solo scopo di intimorire la sua ex compagna oppure se l'avesse brandita per minacciarla. Siccome la donna non si è presentata il magistrato ha deciso di rinviare l'udienza e la successiva discussione al 13 marzo 2015. In questa circostanza la donna dovrà essere presente per testimoniare.



Leggi Corriere Adriatico per una settimana gratis - Clicca qui per la PROMO

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico