Ascoli, sfruttamento del lavoro Imprenditore indagato dall'antimafia

A condurre le indagini sono i carabinieri
ASCOLI - L’imprenditore edile Giovanni Di Pasquantonio di Monsampolo del Tronto figura tra gli indagati nell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia sui...

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ASCOLI - L’imprenditore edile Giovanni Di Pasquantonio di Monsampolo del Tronto figura tra gli indagati nell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia sui lavori per la ricostruzione di L’Aquila. «Estorsione, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, con l’aggravante della continuazione».  Sono queste le ipotesi di reato per le quali a vario titolo sono finiti nei guai nove imprenditori impegnati nella ricostruzione post terremoto dell’Aquila nell’ambito dell’operazione denominata Caronte quattro sono ai domiciliari e cinque (tra i quali Di Pasqualino) hanno subito la sospensione per sei mesi dell’attività. A finire nel mirino della Direzione distrettuale antimafia di L’Aquila che coordina l’inchiesta e dei carabinieri che conducono le indagini due imprese operanti nella provincia di Caserta, una delle quali tuttavia ha, già da qualche tempo trasferito, la propria sede in provincia di L’Aquila.  Per le due aziende è scattata la misura interdittiva Antimafia, adottata dalla Prefettura di L’Aquila, alcuni mesi fa, in sede di accertamenti istruttori espletati per le iscrizioni nelle cosiddette white list della ricostruzione post terremoto, proprio in virtù dei citati collegamenti con personaggi legati alla criminalità organizzata dell’area casalese.
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Corriere Adriatico