Ascoli, lavori al Duomo per renderlo più sicuro. Il tetto è da rifare. Cattedrale chiusa per un mese

Ascoli, lavori al Duomo per renderlo più sicuro. Il tetto è da rifare. Cattedrale chiusa per un mese
ASCOLI - Il Duomo si appresta ad essere oggetto di una radicale opera di messa in sicurezza della cattedrale basilica. Il cantiere sarà aperto nel 2024 e interesserà...

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ASCOLI - Il Duomo si appresta ad essere oggetto di una radicale opera di messa in sicurezza della cattedrale basilica. Il cantiere sarà aperto nel 2024 e interesserà l’edificio di culto per molti mesi con la chiusura, inizialmente parziale, dell’interno, I lavori riguarderanno particolarmente la navata centrale. ma avverranno a step in modo da lasciare aperti di volta in volta altri spazi della chiesa per le funzioni religiose.  



Si tratta di un provvedimento che mira a sistemare il tetto del Duomo ma che comunque non impedirà di poter continuare a celebrare funzioni e accogliere fedeli, a partire dai sempre numerosi forestieri. Per un breve periodo la cattedrale sarà totalmente chiusa al pubblico, per circa un mese, nel periodo, indicativamente tra aprile e maggio del 2025. L’obiettivo è di mettere in sicurezza la copertura dell’imponente e prestigioso edificio, la cui criticità nasce dalle conseguenze del sisma di sette anni fa e l’usura del tempo. Nel recente passato avevano avuto luogo altri interventi volti a migliorare il Duomo. La cattedrale basilica, infatti, era già stata interessata dal restauro della cripta di Sant’Emidio, che si trova nel sotterraneo, finanziato con 500mila euro dalla Fondazione Carisap. Un lavoro che ha consentito di ripristinare preziosi affreschi delle volte e delle tombe, in grado di confermare la grande devozione del popolo al santo patrono di Ascoli. E proprio perché nei mesi scorsi è stata oggetto di tali interventi, la cripta sarà l’unico ambito della Chiesa che non sarà interessato dal prossimo cantiere, che rimarrà aperto per molti mesi, permettendo la messa in sicurezza entro l’estate del 2025. Il progetto esecutivo per l’intervento di restauro, consolidamento e rafforzamento della cattedrale di Sant’Emidio, che inizialmente prevedeva un costo pari ad un un milione 250 mila euro, a causa dell’enorme aumento dei prezzi delle materie prime legate alla ricostruzione, lieviterà sino a 1,5 milioni di euro, ricorrendo al fondo speciale per le compensazioni. Ma il Duomo di Ascoli non sarà l’unico luogo architettonico ad essere oggetto di risanamento per i danni subiti dallo sciame sismico che colpì duramente anche il capoluogo piceno tra l’agosto del 2016 e i primi mesi del 2017. 

Ventuno luoghi di culto da sistemare
 

Sul fronte della ricostruzione delle chiese presenti nel territorio delle Cento Torri, i luoghi di culto inseriti nell’elenco degli interventi finanziati risultano essere 21 e prevedono uno stanziamento complessivo pari a 8.638.789 euro. Il Duomo, il cui attuale assetto è risultato di molti adattamenti e sovrapposizioni avvenuti nel corso del tempo, è un’opera architettonica dedicata al patrono Sant’Emidio, che vide l’inizio della sua costruzione tra il V e il VI secolo, mediante la creazione di un edificio a tre navate a croce latina,che poi ha ospitato al suo interno molteplici periodi della storia dell’arte a partire dal periodo romanico-gotico, fino ad arrivare agli interventi del Novecento. Ufficialmente cattedrale di Santa Maria Madre di Dio è la principale chiesa della città, rappresentando con Palazzo Arengo il cuore della vita cittadina fin dall’epoca romana. Nel maggio del 1857 Papa Pio IX l’ha elevata alla dignità di Basilica Minore.

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Corriere Adriatico