Velocità e alcol, è omicidio stradale: due indagati per il medico morto sulla Mezzina dopo il turno in ospedale

Ascoli, omicidio stradale: due indagati per il medico morto sulla Mezzina dopo il turno in ospedale
ASCOLI - Valerio Cicconi stava tornando a casa dopo aver finito il proprio turno all’ospedale Mazzoni ma ad Offida, dove risiedeva con i suoi anziani genitori, il medico...

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ASCOLI - Valerio Cicconi stava tornando a casa dopo aver finito il proprio turno all’ospedale Mazzoni ma ad Offida, dove risiedeva con i suoi anziani genitori, il medico purtroppo non ci arrivò mai. Rimase coinvolto in un incidente stradale e nella tragica carambola lungo la Mezzina che coinvolse tre automobili il quarantasettenne morì sul colpo. 


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Per quei fatti, a distanza di un anno e mezzo, ieri mattina davanti al gup di Ascoli si è tenuta l’udienza preliminare nei confronti dei conducenti degli altri due veicoli, Luigino Nespeca e Loris Stracci, che devono entrambi rispondere del reato di omicidio stradale: il primo perchè si era messo alla guida della sua Citroen Ds in evidente stato di ebrezza andando a sbattere contro la Fiat Tipo guidata da Stracci; Stracci, invece, perchè secondo le ipotesi investigative viaggiava ad una velocità superiore al consentito tanto che dopo un primo impatto con la Citroen Ds andò a sbattere contro la Fiat Punto condotta da Cicconi provocandone la morte.
 
A carico di Luigino Nespeca, inoltre, è stato ipotizzato anche il reato di lesioni gravi nei confronti di Loris Stracci. Ieri mattina, davanti al giudice gli avvocati Mauro Gionni e Claudia Spagnolini difensori rispettivamente della madre e del padre del giovane medico hanno formalizzato la costituzione di parte civile nei confronti dei due indagati. Dal canto suo, invece, il difensore di Stracci, l’avvocato Sergio Gabrielli, ha presentato la costituzione in giudizio come parte lesa nei confronti di Nespeca. L’avvocato Gionni, inoltre, per conto della famiglia della vittima, sulla base di una consulenza tecnica di parte, ha presentato anche un’istanza nella quale si chiede la modifica del capo d’imputazione nei confronti di Loris Stracci poichè, oltre a procedere ad una velocità superiore al limite di 70 chilometri orari, non teneva la destra tanto che il primo impatto sarebbe «è ragionevole ritenere che il contatto inziale tra i due veicoli (si sia verificato proprio sulla linea di mezzeria». Il giudice dovrà ora valutare se accogliere o rigettare la richiesta avanzata dall’avvocato Gionni. 

Le assicurazioni 

Nel frattempo, sono state citate in giudizio anche le compagnie di assicurazione che verranno convovacate per il prossimo 15 dicembre giorno in cui il giudice ha aggirnato l’udienza. Era il 7 febbraio del 2019 quando, secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, intorno alle 20, Luigino Nespeca al volante della sua Citroen Ds stava percorrendo la Mezzina in direzione di Offida quando avrebbe invaso la corsia opposta proprio mentre stava giungendo la Fiat Tipo di Loris Stracci che viaggiava in direzione di Castel di Lama. Lo schianto fu violentissimo e la Fiat Tipo proseguì la sua corsa andando prima a sbattere contro il muro di contenimento presenti su un lato della carreggiata per poi andare ad invadere l’altra corsia di marcia proprio mentre si trovava a passare la Fiat Punto condotta da Valerio Cicconi. Nello scontro, Valerio Cicconi riportò gravi traumi che non gli lasciarono scampo. Loris Stracci, invece fu trasportato all’ospedale Mazzoni in gravi condizioni avendo riportato la frattura del bacino e un importante trauma toracico, oltre a alcune ferite su tutto il corpo.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico