Ascoli, il gruppo caseario Sabelli supera i 300 milioni di euro di fatturato (con 600 lavoratori) e pianifica lo sbarco sul mercato cinese

Angelo Galeati e Simone Mariani
ASCOLI - Il primo passo del lungo cammino che proietterà il gruppo Sabelli (300 milioni di euro di fatturato nel 2023 e 600 occupati) sui mercati internazionali, a...

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ASCOLI - Il primo passo del lungo cammino che proietterà il gruppo Sabelli (300 milioni di euro di fatturato nel 2023 e 600 occupati) sui mercati internazionali, a cominciare dalla Cina, è stato compiuto ieri mattina con l’inaugurazione della piattaforma logistica nell’area dell’ex consorzio agrario.  


Il percorso


Un percorso iniziato, in realtà, negli anni Cinquanta con Archimede Sabelli che si stabilì nella zona industriale di Campolungo. Negli anni ‘90 la Sabelli voleva dire una realtà con un centinaio di collaboratori e circa 50 miliardi di fatturato delle vecchie lire. Nel frattempo, il gruppo Sabelli ha acquisito altre realtà e stabilimenti in giro per l’Italia e oggi dà lavoro a oltre 600 collaboratori diretti. Facendo un salto indietro, negli anni Settanta, Ermanno Galeazzi e Marcello Mariani insieme alle mogli Gioconda e Maria Grazia Sabelli hanno dato un ulteriore impulso all’azienda con la costruzione di nuovi reparti per la produzione della burrata e della mozzarella per le pizzerie. «La piattaforma logistica che abbiamo inauguriamo - dice l’amministratore delegato, Simone Mariani - è un fiore che sboccia nel deserto lasciato dall’ex consorzio agrario e quindi come tale è ovviamente per noi motivo di speranza e di ottimismo. Guardiamo al futuro che costruiremo nei prossimi vent’anni di sviluppo, proprio su quest’aria, con l’auspicio che possa continuare in maniera sempre importante questo percorso di crescita che ha contraddistinto il nostro gruppo nei decenni passati».


La terza generazione


Oggi il gruppo Sabelli è giunto alla terza generazione con Simone e Francesca Mariani e il cugino Angelo Galeati. «Tutto questo - prosegue l’amministratore delegato, Simone Mariani - nel segno di una continuità familiare che ci vede affiancati, come fondamentale supporto per la gestione dell’azienda, Marcello Mariani, Ermanno Galeazzi ,Gioconda e Maria Grazia Sabelli». Dopo Ascoli, l’Italia e l’Europa, quale sarà il prossimo orizzonte di Sabelli?. «Sono reduce da un viaggio in Cina, a Shanghai, dove ho appreso il meraviglioso itinerario percorso da Matteo Ricci che fu accolto a corte dalla dinastia dei Ming. Matteo Ricci, in trent’anni di pellegrinaggio all’interno della Cina, riuscì a evangelizzare e convertire migliaia di cinesi al cristianesimo e insegnò alla popolazione locale la geometria, la matematica l’astronomia la geografia. Ecco quello straordinario percorso potrebbe ispirare anche lo sviluppo delle nostre aziende e di Sabelli in particolare - conclude Mariani - La possibilità di consolidare la presenza del marchio Sabelli non solo in Italia e in Europa ma anche in Oriente, è un’ambizione e un auspicio. Vogliamo guardare al mondo e speriamo di poter realizzare il nostro sogno nei prossimi anni». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico