Fondazione Carisap, le prime votazioni e le grandi manovre per conquistare la presidenza

La sede della Fondazione Carisap
ASCOLI -  L’elezione del nuovo presidente della Fondazione Carisap, prevista il 29 aprile entra nel vivo e, con il passare dei giorni, si cominciano ad intravedere...

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ASCOLI -  L’elezione del nuovo presidente della Fondazione Carisap, prevista il 29 aprile entra nel vivo e, con il passare dei giorni, si cominciano ad intravedere anche le strategie e i rapporti di forza dei tre candidati alla successione di Angelo Galeati. A voler leggere tra le pieghe del regolamento e delle procedure, un primo segnale sugli equilibri potrebbe essere percepito dalla valutazione delle candidature che nei giorni è stato fatto dall’Organo di indirizzo. 

 
Le valutazioni
I quindici componenti presenti, sono stati chiamati ad esprimersi su Maurizio Frascarelli, Mario Tassi e Nazzareno Cappelli che hanno ratificato la loro disponibilità a ricoprire il prestigioso incarico. Mario Tassi, che sin dalle prime battute ha dichiarato di volere proseguire lungo il solco tracciato dall’attuale presidente, ha ottenuto il via libera dall’Organo di indirizzo all’unanimità dei presenti: sono stati 15 su 15 i voti che hanno sancito il via libera alla candidatura. Sono stato 11 invece i consensi per Nazzareno Cappelli su cui, invece, in quattro hanno preferito astenersi. Sono stati, invece, 10 i voti favorevoli per Maurizio Frascarelli e cinque gli astenuti. Votazioni che, se da un lato rappresenta solo un atto formale, potrebbe essere considerato come un “borsino” sul gradimento dei tre contendenti da parte di coloro che poi saranno chiamati a pronunciarsi ufficialmente nel segreto dell’urna per scegliere il nuovo presidente. Soprattutto se confrontato con la presentazione delle candidature. In quel caso, Maurizio Frascarelli, che per primo aveva rotto gli indugi, aveva ottenuto quattro firme a sostegno della propria candidatura. Lo stesso numero di firme che aveva raccolto anche l’altro candidato, Mario Tassi. Outsider, in questo caso, era stato Nazzareno Cappelli a cui era bastato una sola firma per entrare a far parte della rosa dei papabili. A distanza di un paio di settimane, il notaio Cappelli sembra essere in recupero e non da escludere che nel frattempo, alcuni equilibri e rapporti di forza tra le varie anime presenti all’interno dell’importante organismo. Il voto decisivo ci sarà il 29 aprile. Nel frattempo, per quanto riguarda l’attività istituzionale, la Fondazione ha deciso che non sarà più possibile presentare richieste di contributo per il 2022 per iniziative e manifestazioni culturali di importo superiore ai duemila euro. 


I contributi


Un settore, quello della cultura, sul quale la Fondazione ha previsto nel piano pluriennale risorse importanti per iniziative che intende monitorare. A cominciare dalla mostra della collezione Cavallini-Sgarbi, La ricerca della Bellezza, al cui allestimento l’ente ha provveduto con un finanziamento di centomila euro l’anno per tre anni. L’intenzione è quella, ora, di portare avanti fino alla fine dell’anno l’andamento di quelle iniziative che sono già state avviate.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico