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ASCOLI - Giusto il tempo di celebrare lo sblocco di una bonifica attesa da decenni e, rimboccandosi tutti le maniche, si lavora già per disegnare il futuro dell’area ex Carbon. Mentre, infatti, l’impresa aggiudicataria a seguito dell’iter concluso dal commissario incaricato Vadalà è già al lavoro per risanare la vasca di prima pioggia (stoppando quindi la relativa maxi multa europea), il sindaco Fioravanti tira le fila e dispone i primi passaggi necessari per iniziare a progettare i possibili scenari futuri per la valorizzazione dell’area.
Un’area, attualmente di proprietà di Restart, che, secondo quanto già ribadito dal primo cittadino, dovrà essere rigenerata puntando sulla sostenibilità ambientale ed economica. Ed ecco, dunque, un primo tassello che ora l’Arengo ha inserito per arrivare a costruire il mosaico della futura destinazione della zona stringendo un accordo con l’Agenzia delle entrate per ottenere una stima del valore di tutta l’area, suddivisa in quella parte attualmente al centro dei lavori di bonifica, ovvero dove si trova la vasca di prima pioggia, e la restante parte da bonificare successivamente.
Lo snodo
Un passaggio necessario per riuscire poi a costruire un progetto con il quale poter intercettare i finanziamenti necessari a bonificare, acquisire e realizzare all’interno dell’area anche spazi pubblici da mettere a disposizione dei cittadini, come nel caso di un parco urbano, insieme ad altri servizi, funzioni e attività da definire.
Nell’ambito del procedimento avviato di risanamento ambientale dell’area ex Carbon, in questa fase, su input del sindaco Fioravanti che intende velocizzare il più possibile il percorso per definire le future destinazioni dell’area, l’Arengo ha deciso di acquisire la valutazione economica delle aree interessate, ovvero quella relativa alla vasca di prima pioggia dove i lavori sono già iniziati e sono finanziati (per 6 milioni di euro) e la valutazione economica della residua porzione dell’area ex Carbon già perimetrata ed interessata da piano operativo di bonifica e piano di riqualificazione urbana.
La collaborazione
In tale direzione, è stato richiesto all’Agenzia delle entrate (Ufficio provinciale-Territorio) un accordo di collaborazione per redigere le stime in questione. L’Agenzia delle entrate si è dichiarata disponibile ed ha richiesto al Comune – che ha provveduto - di individuare catastalmente le particelle o loro porzioni interessate dall’attività estimativa, sia per la “vasca di prima pioggia”, sia per la restante estensione dell’area.
A questo punto, dalla sottoscrizione dell’accordo col Comune, la stessa Agenzia delle entrate sarà chiamata a concludere le attività di stima delle aree all’ex Carbon entro 180 giorni, ovvero sei mesi.
Corriere Adriatico