ASCOLI - Sarà il responso dell’esame del principio attivo a decretare se rientra nel limite previsto dalla legge la coltivazione di canapa indiana su oltre un...
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È stato condotto negli uffici del comando provinciale e sottoposto ad una serie di domande per capire come mai fosse in possesso di quelle foglie. L’interrogato ha negato di fare uso della sostanza. Deteneva quelle foglie in quanto il padre coltivata la canapa indiana allo scopo di ricavarne i filati per realizzare abiti e per scopi di natura farmaceutica. La condizione fondamentale resta che il principio attivo delle piante che si coltivano non superi quando previsto dalla legge. I finanzieri emiliani hanno poi raggiunto Ascoli per verificare la veridicità di quanto riferito dal figlio dell’imprenditore. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico