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ASCOLI - Giovedì, alle 15, a Palazzo Panichi, verranno presentati i primi esiti della convenzione sottoscritta a maggio dalla Direzione regionale musei Marche con la Scuola di specializzazione in Beni architettonici e del paesaggio e il Dipartimento di Architettura dell’Università di Napoli Federico II.
Il museo archeologico statale di Ascoli espone a Palazzo Panichi un’importante e rappresentativa collezione archeologica del territorio marchigiano e costituisce un sito di riferimento della Direzione regionale musei delle Marche.
Lo scopo della convenzione è molteplice: da un lato intende attivare delle indagini volte ad approfondire la conoscenza di Palazzo Panichi, dall’altro, indaga le linee metodologiche per affrontarne il restauro e ripensarne – migliorandole – le modalità di valorizzazione e fruizione. Un lavoro complesso che, tramite l’approfondita conoscenza del palazzo rinascimentale, fornisce gli strumenti per intervenire sul museo, rendendolo più accogliente e facilmente fruibile.
Illustreranno i primi risultati della convenzione – relativi all’aggiornamento dell’evoluzione storica del palazzo, all’aggiornamento del rilievo con strumentazione innovativi e all’analisi dello stato attuale della costruzione, con particolare riferimento al suo stato conservativo e all’indagine diagnostica – Gallo, la Picone, Veronese, la Villani e il direttore del museo archeologico Sofia Cingolani.
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Corriere Adriatico