OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
ASCOLI Dopo anni di fatturati alle stelle e crescita vorticosa ed esponenziale dal punto di vista occupazionale (da 701 dipendenti a tempo indeterminato del 2021 ai 773 attuali) il 2024, per lo stabilimento ascolano di Campolungo della multinazionale Pfizer, non inizia sotto i migliori auspici. Anzi. La proprietà, infatti, ha comunicato alle organizzazioni sindacali e a Confindustria Ascoli, l’apertura della procedura di licenziamento collettivo per 23 dipendenti.
Il calo produttivo
Lo stabilimento ascolano, uno dei quattro a livello mondiale (gli altri sono a Friburgo in Germania, Newbridge in Irlanda e Nagoya in Giappone) specializzato nella produzione di farmaci in capsule e compresse, è considerato una eccellenza per la professionalità delle maestranze e per innovazione dei suoi impianti, ma sconta il dinamico e spesso caotico mercato mondiale.
Le proposte
La multinazionale ha comunicato ai sindacati e Confindustria la volontà di aprire un tavolo per concordare assieme le misure meno dolorose (mobilità volontaria?) pur nel rispetto comunque della procedura dei licenziamenti collettivi che è sancita dalla legge. Per il sito ascolano, finora è balzato all’onore delle cronache internazionali per la sua efficienza, purtroppo è una battuta d’arresto.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico