Ascoli, sorpresa a Palazzo Arengo i dipendenti si ammalano di meno

Ascoli, sorpresa a Palazzo Arengo i dipendenti si ammalano di meno
ASCOLI - Il Ministero per la pubblica amministrazione torna ad utilizzare il proprio "termometro statistico" per monitorare il tasso di assenze per malattia in tutti gli uffici...

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ASCOLI - Il Ministero per la pubblica amministrazione torna ad utilizzare il proprio "termometro statistico" per monitorare il tasso di assenze per malattia in tutti gli uffici pubblici.


Ed ecco che Palazzo Arengo, pur con un leggero incremento, risulta l'ente pubblico della provincia picena con il minor numero di assenze per malattia dei propri dipendenti. Con un incremento di uno 0,10 nel 2015, rispetto allo stesso periodo di rilevamento dello scorso anno (gennaio), che mantiene comunque il numero di giorni medi di malattia in un mese per ogni dipendente, su 0,60 giorni.



Un dato che attesta il Comune ascolano al settimo posto, rispetto ad una graduatoria marchigiana sul minor tasso di assenze per malattia dei dipendenti pubblici, dietro al Comune di Corridonia 0,44, Comune di Mondolfo 0,49, Comune di Macerata 0,52, Inrca di Ancona e Comune di Pesaro 0,53 ed Erap regionale 0,57.



Dato tra i più alti, invece, per il Comune di San Benedetto che con un incremento dello 0,50 rispetto allo scorso anno, si assesta su 1,45 giorni di assenza per malattia al media, in un mese, per ciascun dipendente. Con un penultimo posto solo davanti al Comune di Potenza Picena. La Regione Marche, invece, fa registrare un aumento dei giorni di malattia di 0,16 giorni rispetto al 2014, con una media di assenze per malattia per ogni dipendente pari a 0,67 giorni.

E' quanto emerge dal monitoraggio del Ministero per la pubblica amministrazione sulle assenze dei dipendenti pubblici ormai giunto alla 79° edizione. Grazie alla partecipazione di ben 4.420 amministrazioni pubbliche, tra centrali e locali che hanno risposto alle richieste ministeriali, si è arrivati, in tal senso, a disporre di una base informativa sufficientemente dettagliata e aggiornata per verificare tempestivamente l'efficacia delle politiche avviate, gli andamenti del fenomeno e eventuali modifiche di comportamento.





Un dato, quello dell'Arengo, significativo - anche se oscillante, come per tutte le amministrazioni pubbliche monitorate - se si pensa che il tasso di assenze per malattia dei dipendenti dell'ente, nel 2012 era di 1,38 giorni di assenza per motivi di salute. Rispetto sempre al monitoraggio del 2012, invece, San Benedetto è salita ad 1,45 giorni di assenza media per malattia in un mese, da un dato di 0,42 giorni per ciascun dipendente relativo, appunto, a tre anni fa.





L'intenzione del Governo - attraverso questo costante monitoraggio - è quella di andare a valutare quali effetti si abbiano sulla produttività degli enti a fronte dell'invito ad applicare l'obbligatoria decurtazione retributiva ai dipendenti in caso di assenza per malattia.

La rilevazione è svolta sulla base di una procedura elaborata insieme all'Istat. Relativamente al mese di gennaio 2015, ultimo dato disponibile, hanno comunicato i dati sulle assenze per malattia 4.420 amministrazioni centrali e locali attraverso il sistema per la gestione integrata degli adempimenti, raggiungibile dall'indirizzo web www.perlapa.gov.it.



Assenze a marzo: nei servizi opere pubbliche, edilizia , gestione calore e illuminazione (15 dipendenti) il 13,77%; nei servizi educativi (37 dipendenti) il 10,69%; nei servizi amministrativi e patrimoniali, cimiteriali, trasporti e parco auto, sociali e politiche abitative, farmacie, unità tipografia (54 dipendenti) il 15,41%; nei servizi demografici, (37 dipendenti) 11,07%; servizio impiantistica sportiva (4 dipendenti) 26,14%; servizi urbanistica, manutentivi, viabilità e sosta (49 dipendenti) 9,76%; servizi controllo attività edilizia, sportello attività produttive ed arredo urbano-ambiente (31 dipendenti) 15,81%; servizi finanziari, partecipate, tributi, economato (46 dipendenti) 15,48%; Pid amministrativa (19 dipendenti) 11,06%; segreteria generale (12 dipendenti) 5,68%; risorse umane, cultura, ced e telefonia (107 dipendenti) 11,35%. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico