Debuttano i teleconsulti, non si intasa l’ospedale: specialisti a disposizione per aiutare i medici di base

Debuttano i teleconsulti, non si intasa l’ospedale: specialisti a disposizione per aiutare i medici di base
ASCOLI  - È partita in Area vasta 5 l’iniziativa per i consulti e le visite domiciliari ai pazienti Covid-19, da parte dei medici ospedalieri. L’iniziativa...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ASCOLI  - È partita in Area vasta 5 l’iniziativa per i consulti e le visite domiciliari ai pazienti Covid-19, da parte dei medici ospedalieri. L’iniziativa fa seguito alla circolare dell’Asur, con la quale si invitano i medici degli ospedali della regione a partecipare alla campagna volta a contenere l’afflusso dei pazienti Covid-19 nei nosocomi delle Marche. In Area vasta 5, la direzione sanitaria ha individuato quattro settori, che sono poi quelli più coinvolti nella campagna anti Covid.

 

Le quattro Unità pronte a scendere in campo sono la Cardiologia, con quattro medici, la Neurologia, sempre con quattro medici, la Medicina interna, con due medici e la Pneumologia, anch’essa con due medici. 
Il protocollo prevede che su richiesta dei medici di Medicina generale o di quelli del Distretto, vengano attivati gli specialisti dei due ospedali dell’Area vasta 5, il Mazzoni di Ascoli e il Madonna del Soccorso di San Benedetto. In fasce orarie giornaliere ben definite, proprio per non creare disagi ai pazienti ricoverati nelle quattro Uoc e a quelli che devono svolgere visite specialistiche, gli specialisti, attraverso la procedura del teleconsulto, si mettono in collegamento con il medico di Medicina generale e forniscono tutti i chiarimenti su come intervenire sul paziente interessato.

Qualora il teleconsulto non dovesse essere sufficiente a risolvere le problematiche manifestate dal medico di base, allora e solo in quel caso, lo specialista si recherà al domicilio del paziente per verificare di persona le condizioni. In questo modo si eliminerebbe l’afflusso al Pronto soccorso e si eviterebbero rischi di potenziali contagi. Un intervento, quello domiciliare da parte dello specialista ospedaliero che potrà avvenire solo in casi eccezionali. Le fasce orarie in cui attivare il teleconsulto e l’eventuale visita domiciliare, verranno scelte in maniera oculata per non mettere in crisi l’operatività delle Uoc coinvolte nell’iniziativa.

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico