Palazzi e parchi cambiano look per rivitalizzare il centro. Accelerazione su ex distretto, Saladini Pilastri e area archeologica

L'ex distretto militare
ASCOLI - Si viaggia verso le procedure di gara, con la pressione dei cronoprogrammi legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza e alla ricostruzione post sisma per...

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ASCOLI - Si viaggia verso le procedure di gara, con la pressione dei cronoprogrammi legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza e alla ricostruzione post sisma per sistemare palazzi e spazi strategici per la rivitalizzazione e il rilancio del centro storico. E, in questa fase, la corsa contro il tempo caratterizza le procedure, ormai arrivate alla fase conclusiva, per il possibile avvio dei cantieri all’ex distretto militare in corso Mazzini, all’area di Palazzo Saladini Pilastri con in ballo sia il parco pubblico che la rifunzionalizzazione dell’edificio e, su piazza del Popolo, alla sistemazione e riapertura dell’area archeologica, chiusa da tempo, sotto Palazzo dei capitani.

 

Interventi finanziati – eccetto l’ex distretto che rientra nella ricostruzione - attraverso il bando Pinqua con fondi del Pnrr nell’ambito dei due progetti presentati dall’Arengo e seguiti in prima persona dal sindaco Marco Fioravanti insieme all’assessore ai lavori pubblici Marco Cardinelli (e, per il più corposo dei due progetti, anche con la collaborazione della Fondazione Carisap durante la presidenza Galeati). 

Per quanto riguarda l’ex distretto militare in corso Mazzini est, dove confluiranno tutti gli uffici comunali decentrati, dopo l’approvazione nel novembre scorso del progetto definitivo per il miglioramento sismico dell’immobile danneggiato dal terremoto, con un intervento finanziato con fondi post sisma per oltre 10,6 milioni, l’Arengo ha deciso di affidare, in raccordo con la Soprintendenza, l’incarico a una società specializzata per verificare la tipologia di intervento da avviare sulla facciata principale che presenta elementi lignei da restaurare, parti lapidee ed intonaci che richiedono un approfondimento attraverso una relazione e schede tecniche. In questo modo, si potrà arrivare a inquadrare con precisione gli interventi complessivi da inserire nell’ambito della gara di appalto. Si è arrivati, dunque, alla fase conclusiva di tutta la progettazione e a ridosso dell’avvio della procedura che servirà a sbloccare il cantiere. 

Passo avanti importante, per arrivare prima possibile all’apertura del cantiere, quello compiuto per la trasformazione del giardino annesso a Palazzo Saladini Pilastri in un parco pubblico multifunzionale che andrà ad accogliere sia i cittadini che i visitatori (come punto di attrazione turistica). L’amministrazione comunale – mentre si sta concludendo l’aggiornamento progettuale – ha affidato l’incarico per la verifica degli elaborati tecnici che poi sarà necessaria per la validazione e l’avvio delle procedure per appaltare un intervento da 1,8 milioni. Ciò mentre, nel frattempo, l’Arengo cerca di accelerare per arrivare al bando di gara per la riqualificazione del vicino Palazzo Saladini Pilastri (con lavori per oltre 20 milioni di euro) per la fine di giugno. 

L’altro bene che l’Arengo intende valorizzare, attraverso il progetto “Riabitare i parchi”, su input del sindaco Fioravanti e con la supervisione delle attività da parte dell’assessore Cardinelli, è l’importante area archeologica che si trova sotto il Palazzo dei Capitani, che si affaccia su piazza del Popolo. In questa fase è stata affidata la progettazione definitiva ed esecutiva per risistemare l’area e poi riaprirla al pubblico dopo una prolungata chiusura, con un intervento che prevede un importo di 200mila euro. 

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Corriere Adriatico