ASCOLI - Erbacce, marciapiedi usurati, rami che entrano sin dentro le finestre della abitazioni e intere notti al buio. In due parole degrado ed abbandono. Una condizione in cui...
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“I platani in via Piave non vengono potati da diversi anni ed i rami entrano nelle finestre delle abitazioni portando con sé anche numerosi insetti. La disinfestazione è sporadica e la luce dei lampioni, quando c'è, è coperta dall'abbondante fogliame. L'asfalto del ponte è usurato, presenta crepe vistose con conseguente infiltrazione di acqua piovana nelle arcate, che ne potrebbe compromettere la stabilità futura - prosegue la denuncia. - Le spallette del ponte sono infestate da erbacce, le bocchette laterali non ricevono l'acqua allagando la sede stradale. Simile situazione per il sottostante ponte vecchio, sempre molto frequentato. Le mura antiche di porta Tufilla sono coperte da erbacce rampicanti ed arbusti mentre le immondizie presenti sul lungofiume di via Piave lo fanno diventare habitat ideale per ratti e insetti. Alcuni pini sono pericolosamente piegati verso la strada sottostante, sede di parcheggio auto a pagamento mentre la cabina metano e circondata da erbacce con conseguente pericolo di incendio".
Avvallamenti, pozzanghere ed erbacce caratterizzano la maggior parte dei marciapiedi del quartiere. Secondo alcuni residenti è stata fatta "la scelta scenografica di realizzare la fontana antistante la caserma Vellei", mentre era sicuramente più urgente trovare risorse per la riqualificazione delle strade e per implementare la cura del verde. L'elenco delle cose che non vanno prosegue dettagliato: "Nelle vie interne mancano i cestini per la raccolta rifiuti utili, anche per la raccolta degli escrementi dei cani che passeggiano numerosi, mentre le bocchette per la raccolta dell'acqua piovana sono nella maggioranza otturate, per l'abbondante fogliame ma soprattutto per l'immondizia che vi penetra a seguito della pulizia fatta con mezzo meccanico e spazzola rotante che imbuca di tutto".
Insomma dalla dettagliata segnalazione affiora l'immagine di un quartiere dimenticato, "forse perché, a Campo Parignano, non risiedono personaggi importanti". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico