ASCOLI - Dopo tante sconfitte, aver subito scippi e aver masticato amaro innumerevoli volte, gli ascolani possono per una volta cantare vittoria. La Soprintendenza di Archeologia,...
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Nella lettera inviata a Franceschini si metteva in evidenza il fatto che «la città di Ascoli è situata in una posizione centrale fra le aree di montagne e costiere, in un territorio il cui tessuto storico, culturale ed artistico si dipana attraverso migliaia di anni dal periodo piceno fino ai giorni nostri. Oggi dopo gli eventi sismici del 2016 e del 2017 che l’hanno collocata nel cratere del terremoto, rappresenta il baricentro dell’area colpita dal sisma». A giocare, inoltre, un ruolo determinante è stata anche l’aver messo a disposizione del Mibact palazzi pubblici che avrebbero potuto ospitare gli uffici a costo zero. Alla fine la scelta della sede è caduta su Palazzo Panichi, che già ospita il museo archeologico statale, a Piazza Arringo nel cuore della città, ritenuta il luogo ideale per ospitare gli uffici dell’ente. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico