ASCOLI - Aveva escogitato un sistema per scassinare le slot machine che si trovavano installate nel proprio esercizio commerciale. Ma il proprietario delle macchinette si è...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il primo episodio sospetto si verificò il 13 agosto 2015 quando il titolare della ditta di slot machine si recò, come faceva normalmente ogni settimana, nel bar dove aveva installato gli apparecchi per svuotarli dei soldi contenuti nel raccoglitore. E, sulla base dell’importo ricavato provvedeva poi a consegnare al proprietario del bar quanto gli spettava di provvigione. Ma, con sua grande sorpresa, le trovò vuote. Fece un rapido controllo sulle registrazioni del computerino posizionato internamente e venne fuori che sulla scorta di quanto avevano giocato gli scommettitori, in cassa ci dovevano essere 558 euro. A quel punto mise allora in atto lo stratagemma della videocamera. Dopo qualche settimana, prendendo un’altra scusa, ritirò la slot per andare a controllare cosa fosse successo nel frattempo e ciò che la telecamera aveva nel frattempo registrato. Nella visione delle immagini filmate i sospetti che aveva avuto trovarono piena conferma. Infatti si vedeva il proprietario del bar che, con l’aiuto di un collaboratore, per la seconda volta riusciva ad aprire lo sportello del raccoglitore dei soldi e trafugare il denaro. A questo punto è scattata la denuncia nei confronti del proprietario del bar e del ragazzo che lo ha aiutato a scassinare la slot. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico