Avviato a Monte Piselli il collaudo della seggiovia ma l'apertura è appesa al dpcm

Avviato a Monte Piselli il collaudo della seggiovia ma l'apertura è appesa al dpcm
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ASCOLI - Sono iniziate ieri le operazioni per il collaudo della seggiovia di Monti Piselli. I tecnici inviati dail’Ustif di Pescara, l’ufficio preposto a rilisciare le autorizzazioni, hanno iniziato a verificare il corretto funzionamento dell’impianto elettrico e di alcuni dispositivi di sicurezza dell’impianto di risalita. Tra questi, anche gli anemometri che verificano l’esistenza delle condizioni di sicurezza per il funzionamento della seggiovia.

 

 

Le verifiche riprenderanno domani con barie prove, superate le quali arriverà il via libera per essere pronti già lunedì quando è fissata da parte del governo la data per la riapertura delle stazioni sciistiche. A meno che, nel decreto in fase di definizione, non venga ulteriormente rinviata. Il ministro Speranza ha anticipato che nel nuovo dpcm saranno contenuti provvedimenti sulle attività sportive invernali. Di certo, a Monte Piselli, a differenza di altre località turistiche molto più frequentate, il pericolo maggiore non è rappresentato dal mantenimento delle distanze anche durante le code, quanto dalla reale possibilità di accedere alla stazione sciistica qualora, come sembra, dovesse essere confermato il divieto di trasferimento tra regioni. Gli impianti di risalita di Monte Piselli si trovano in territorio abruzzese e quelle poche centinaia di metri che li separa dal confine marchigiano impediscono agli ascolani di arrivare sulle piste.

Per questo motivo, i sindaci dei Comuni soci del Cotuge stanno analizzando con attenzione la problematica per trovare una soluzione condivisa anche con le due Regioni e il governo. Ovvero, valutare la possibilità di derogare alle disposizioni e permettere agli ascolani di varcare il confine. Ma il percorso, al momento, appare piuttosto accidentato. La difficoltà di arrivare alla stazione sciistica pone anche il problema sull’opportunità e la convenienza per il gestore di avviare gli impianti per i pochi utenti che sarebbero rappresentati principalmente dai tesserati degli sci club. Il cda del Cotuge, però, già a novembre, prevedendo che potessero verificarsi problemi di tal genere ma volendo la riapertura degli impianti, aveva già manifestato l’intenzione di fornire, in via del tutto eccezionale, un sostegno economico al gestore per far fronte alle spese. 

 

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Corriere Adriatico