Artemista vivacizza i negozi chiusi. Le opere di talenti locali nelle vetrine del centro storico

L'arte in vetrina per rivitalizzare il centro
ASCOLI - Gli artisti ascolani si mettono insieme per rivitalizzare e colorare il centro. Con le varie chiusure di negozi, a causa anche della pandemia, soprattutto...

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ASCOLI - Gli artisti ascolani si mettono insieme per rivitalizzare e colorare il centro. Con le varie chiusure di negozi, a causa anche della pandemia, soprattutto nell’ambito dell’abbigliamento e degli accessori, un gruppo di creativi che tiene particolarmente a cuore le sorti della città ha deciso di mettere in atto un progetto di grande valenza estetica e sociale. Si tratta dell’associazione di artisti indipendenti Artemista, che raggruppa decine di pittori, scultori e fotografi. 

 

 

Per volontà di Giulio Paci, al timone dell’associazione che nelle ultime stagioni si è prodigata per vivacizzare alcuni dei luoghi più belli del capoluogo piceno come via delle Stelle e il chiostro di San Francesco, è stato deciso di inaugurare l’iniziativa “Adotta una vetrina”. Per ridare luce anche alle vetrine, sempre più polverose quando non invase da locandine e adesivi, ecco che Artemista sta contattando i proprietari di tali negozi chiusi on centro. Lo scopo è quello di impreziosire tali location vuote con tele, ceramiche e opere scultoree, dopo un accurato ripristino, per tornare a vivacizzare luoghi il cui decadimento è causato da una lunga serie di motivi, a partire dall’esodo di migliaia di residenti avvenuto in relazione alle conseguenze del sisma del 2016. 



«Abbiamo voluto mettere in pratica l’iniziativa di adottare una vetrina di un negozio sfitto, per migliorare l’immagine del centro storico ma anche per sensibilizzare verso i nuovi talenti dell’arte» ha detto Paci, dopo aver constatato il perdurare di tanti locali vuoti, che non rappresentano certo un rassicurante biglietto da visita per i turisti che approdano ad Ascoli. «Vorremmo riempire le numerose e tristi vetrine vuote con tanta arte» ha proseguito il pittore ascolano che, prima di tutti gli altri membri di Artemista ha inaugurato il progetto allestendo una sua opera all’interno dell’ex negozio di articoli sportivi di Lungo Tronto Bartolomei. «Ringrazio Franco Bustacchini per la disponibilità dimostrata, sperando che tanti altri seguano il suo esempio» conclude Paci, che con i suoi colleghi sta cercando la disponibilità di altri negozi non operativi, ubicati nel cuore della città, per fare del capoluogo piceno un grande percorso all’aperto di arte contemporanea.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico