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ASCOLI - Ora c’è il sì ufficiale della giunta di Palazzo Arengo, per sbloccare una delle opere di maggior rilievo per la consistenza dell’investimento nella storia della città: il ponte sul Tronto tra il quartiere di Monticelli e la zona di Castagneti (che accoglie attività commerciali e produttive). Con un importo complessivo previsto di 9,7 milioni di euro.
L’esecutivo comunale ha, infatti, proceduto all’approvazione del progetto definitivo per il secondo stralcio dell’opera, ovvero quello relativo alla struttura del nuovo ponte, dopo una modifica relativa all’impalcato resasi necessaria a causa del forte incremento dei prezzi dei materiali da utilizzare. E adesso si spiana la strada alla preparazione della procedura di gara per arrivare all’appalto dei lavori.
L’impegno
«Continua il nostro impegno sul fronte dei lavori pubblici – spiega il sindaco Marco Fioravanti – per dare alla città servizi e infrastrutture al passo con i tempi.
Il progetto approvato, dunque, prevede una rimodulazione che consentirà di procedere con la realizzazione del ponte nonostante l’aumento dei prezzi registrato negli ultimi mesi. In tal senso, già a luglio era stata avanzata dall’Arengo alla Presidenza del consiglio dei ministri – Programma periferie urbane la richiesta di rimodulazione del progett, in modo da ottenere la copertura finanziaria dell’opera secondo il nuovo quadro economico, per un importo complessivo pari a 9 milioni 741.379,49 euro. Richiesta accolta a fine settembre e ora formalizzata anche con l’approvazione dell’elaborato progettuale in giunta.L’impatto del ponte, della lunghezza di 180 metri, sulla futura viabilità cittadina, dovrebbe essere quello di riequilibrare e distribuire i flussi delle auto in transito tra Monticelli, lungo l’asse centrale, e la zona di Castagneti, sulla Piceno aprutina.
I pareri
Sull’opera sono già arrivati all’Arengo i pareri favorevoli sia da Rfi (Rete ferroviaria italiana) per quel che riguarda la realizzazione dell’accesso alla struttura vicino alla fermata ferroviaria di San Filippo e a Piceno Consind che è competente per l’area in zona industriale che accoglierà la viabilità per l’accesso al ponte. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico